Al via la maratona per la libertà di stampa

3 Aprile 2024

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Alberto Amaro Jordán, Maria Ponomarenko, Nidal al-Waheidi e Haitham Abdelwahed: 30 giorni di firme per tutelare il loro diritto alla libertà d’espressione e d’informazione.

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In vista della Giornata mondiale della libertà di stampa, che si celebra ogni anno il 3 maggio, Amnesty International Italia ha dato il via a una maratona di firme della durata di 30 giorni per difendere il diritto alla libertà d’espressione e d’informazione di quattro giornalisti: Alberto Amaro Jordán (Messico), Maria Ponomarenko (Russia), Nidal al-Waheidi e Haitham Abdelwahed (Israele e Territori palestinesi occupati).

Le storie di questi quattro giornalisti simboleggiano la lotta per la libertà di stampa e le violazioni dei diritti umani che colpiscono sempre più spesso coloro che, nell’ambito della loro attività professionale, fanno cronaca, si occupano di diritti umani o esprimono opinioni sgradite ai governi.

Alberto Amaro Jordán è un giornalista di 35 anni originario di Atexcatzingo, a est di Città del Messico, e direttore della testata digitale “La Prensa de Tlaxcala”, ha ricevuto attacchi, minacce e tentativi di delegittimazione da parte di gruppi criminali e delle forze di polizia per le sue inchieste su politica, criminalità e corruzione.

Maria Ponomarenko è un’attivista, blogger e giornalista russa della testata online “RusNews”. Il 23 aprile 2022 è stata arrestata e condannata a sei anni di reclusione e al divieto di esercitare la propria professione per cinque anni dopo la scarcerazione. L’accusa è di aver diffuso “informazioni consapevolmente false sulle forze armate russe”, dopo la pubblicazione di video su Telegram del bombardamento del teatro di Mariupol, in Ucraina.

Nidal al-Waheidi e Haitham Abdelwahed sono due giornalisti di 25 e 31 anni che lavorano per i canali indipendenti “Ein Media” e “an-Najah” nella Striscia di Gaza occupata. Sono stati arrestati il 7 ottobre dalle autorità israeliane, che si rifiutano di rivelare il luogo in cui si trovano o le ragioni del loro arresto. Sono pertanto vittime di sparizione forzata.

Qui di seguito il link alla maratona dove firmare gli appelli per chiedere la loro libertà: 30 giorni per la libertà di stampa.