Rapporto annuale 2017: lo stato dei diritti umani nel mondo

22 Febbraio 2017

©Alamy/REUTERS/Jonathan Bachman

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Il 2016 è stato l’anno del “noi contro loro”, dei leader populisti che hanno individuato in alcuni gruppi e minoranze una minaccia per gli interessi nazionali.

È il momento di mobilitarsi per porre fine alla retorica dell’odio che sta dividendo e rendendo più buio questo mondo.

Con il lancio del Rapporto Annuale 2016-17 continuiamo a chiedere tutti di lottare affinché la retorica della paura, del “dare agli altri” la colpa e dell’odio non vinca sulla visione di una società aperta e basata sulla giustizia. Tutto ciò potrà succedere solo se ognuno di noi difenderà i propri diritti.

Movimenti pacifici quali la Marcia internazionale delle donne, le proteste a sostegno della democrazia in Gambia e quella degli studenti Ayotzinapa in Messico possono servire da ispirazione per difendere la nostra libertà.

Non possiamo delegare ai governi la difesa dei diritti umani, al contrario dobbiamo agire”, ha dichiarato Salil Shetty, direttore generale di Amnesty International.

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I diritti umani in Italia

Anche quest’anno, come negli anni scorsi, il Rapporto include un capitolo sull’Italia.

Come già denunciato a livello globale, anche il nostro paese non è esente dalle conseguenze deleterie di quei veleni prodotti dalla retorica dell’odio. A spargere quei veleni sono, in Italia, persone che non esercitano al momento funzioni di governo. Tuttavia, non possiamo non constatare che quella retorica divisiva, del “noi contro loro“, è spesso presente nei discorsi di alcuni leader nazionali, in quelli di Matteo Salvini della Lega Nord, ma anche di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia oltre a essere piuttosto diffusa a livello di esponenti politici locali, anche di altri partiti.

Un fronte sul quale ci battiamo da tempo e che vede proprio in questi giorni delle piccole novità è quello relativo all’inesistenza di un reato di tortura nel nostro ordinamento. Il Ministro della Giustizia Orlando ha recentemente affermato che quel reato sarebbe stato presto introdotto e in effetti il punto, dopo oltre un anno di interruzione francamente incomprensibile, è nuovamente all’ordine del giorno del Parlamento. Abbiamo scritto al Ministro per dire che a nostro avviso non ha senso riprendere la discussione sul testo attualmente all’esame del Senato e per sensibilizzarlo sulla necessità di arrivare in tempi brevi all’obiettivo dell’approvazione di una legge. Per maggiori informazioni è possibile leggere la lettera aperta.

 

È il momento di difendere i nostri diritti

Non possiamo fare affidamento sui governi per difendere la nostra libertà, ma dobbiamo in prima persona lottare per i nostri diritti.

Sono i piccoli gesti fatti dai singoli a fare la differenza quando è in ballo la difesa dei diritti umani.

Ogni lettera, ogni visita, ogni parola, ci ha rafforzato e ha reso più determinati in questa lunga lotta per la libertà e la democrazia.

Yves Makwamba, attivista della Repubblica democratica del Congo rilasciato di prigione nell’agosto 2016.


La tua firma conta

 

Cosa vogliamo?

Vogliamo essere il cambiamento
Vogliamo chiudere le ferite che ci separano
Vogliamo essere uniti da verità e giustizia
Basta bugie basta accuse
Basta odio basta paura
Basta parole di veleno

Vogliamo le parole dell’amore
La bontà che si scatena in tutti noi
Siamo “noi con loro”, non “noi contro loro”
Vogliamo celebrare le persone, così come sono
Perché è la diversità che ci rende più forti

Vogliamo una casa per 21 milioni di rifugiati
Vogliamo che “mai più” significhi “mai più”
Vogliamo i governi dalla parte dei diritti umani
Basta aggressioni alla nostra coscienza

Vogliamo la libertà di scoprire idee
Idee di ogni tipo
Vogliamo spazio per parlare di ciò in cui crediamo
Non importa chi amiamo
Non importa cosa ci piace
Non importa da che paese veniamo
Siamo tutti uguali di fronte alla legge

Vogliamo politiche per noi, per i diritti della gente
Vogliamo i diritti umani protagonisti del mondo
Basta con la caccia ai punti per vincere il potere

Diciamo ai nostri leader
Usate il potere che avete sulle dita
Per premere il pulsante giusto
Per tenerci uniti
Per ottenere la nostra fiducia
Per proteggerci tutti

Se vuoi vivere in un mondo di tolleranza
Un mondo giusto
Un mondo uguale
Indignarti non è abbastanza
Unisciti a noi nel 2017 per avere ciò che vogliamo

Traduzione libera dalla versione in inglese.