Nel 2023, la violenza contro i minori nei conflitti armati ha raggiunto livelli estremi, con un aumento del 21% delle violazioni gravi. Significa che migliaia di bambini hanno subito attacchi alla loro salute e alla loro vita, perché le parti in conflitto hanno violato uno degli obblighi fondamentali in contesti di guerra: la protezione delle bambine e dei bambini. Vittime dirette o collaterali, vengono uccisi e mutilati dallo scoppio di bombe lanciate indiscriminatamente su zone popolate, vicino alle scuole e agli ospedali. Vittime di attentati suicidi sia perché si trovano sul luogo dell’attentato sia perché reclutati come kamikaze. Gli attacchi contro scuole, ospedali, docenti, studenti e personale medico sono ricorrenti in situazioni di conflitto, negando anche ai minori l’accesso alle cure mediche e all’istruzione.
Testi a cura del coordinamento Bambini/Minori.