Dona il tuo 5×1000

Destina il tuo 5x1000 ad Amnesty International, bastano la tua firma e il nostro codice fiscale:
03031110582.

Amnesty International è un movimento globale di persone che hanno a cuore i diritti umani.

Da oltre 60 anni difendiamo i diritti di tutti e tutte e ovunque libertà, verità, giustizia e dignità siano negate. Con le nostre campagne mobilitiamo milioni di persone e grazie a questo sforzo collettivo otteniamo cambiamenti nelle vite dei singoli e di intere comunità.

Siamo in Italia dove da anni siamo impegnati nel CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE, in particolare con la campagna #IOLOCHIEDO ci battiamo affinché il “reato di stupro” non sia collegato solo agli elementi della violenza, della minaccia, dell’inganno o dell’abuso di autorità, come stabilisce il nostro codice penale ma sia, invece, riferito al principio del consenso, così come previsto dall’articolo 36 della Convenzione di Istanbul, permettendo che qualsiasi atto sessuale non consensuale sia punibile.

Siamo in Afghanistan a fianco di un’intera generazione di bambine, a cui viene negato il diritto all’istruzione.

Ci mobilitiamo ogni giorno per difendere la libertà di espressione attraverso la campagna PROTEGGO LA PROTESTA denunciando i governi che vogliono ridurre al silenzio le voci critiche e scoraggiare le persone e i gruppi della società civile dallo svolgere attività pacifiche in favore dei diritti umani.

Siamo in India, in Turchia e in Medio Oriente al fianco dei giornalisti che rischiano il carcere o addirittura la vita nello svolgere la loro attività di informazione, un diritto fondamentale che dobbiamo difendere.

Le nostre sono battaglie lunghe, che richiedono la tenacia di tutti noi. Come quella per l’abolizione della pena di morte. La nostra generazione ha visto l’abolizione della pena capitale per legge o nella pratica in più di tre quarti dei paesi al mondo. La prossima generazione raggiungerà l’obiettivo di cancellare questa pratica crudele, disumana e degradante in ogni parte del mondo, ma dobbiamo continuare la nostra battaglia, sempre uniti.

E uniti dobbiamo intensificare i nostri sforzi affinché la legge sulla TORTURA non subisca alcuna modifica. Oggi questa importante conquista nel campo dei diritti umani è a rischio anche in Italia. Al Senato sono in discussione due disegni di legge: uno per modificare la legge faticosamente ottenuta nel 2017 che ha introdotto il reato di tortura nel nostro ordinamento, e uno per abrogarla. Non possiamo permetterlo, il reato di tortura non si tocca!

Sui diritti non si torna indietro, non si deve tornare indietro. Dobbiamo restare uniti e insieme tenere accesa una candela di speranza e continuare a denunciare i fili spinati che in tanti luoghi del mondo soffocano le libertà e i diritti di tutti, anche i tuoi, perché Amnesty sei tu!

Destina il tuo 5X1000 ad Amnesty International nella prossima dichiarazione dei redditi. Bastano la tua firma e il nostro codice fiscale 03031110582.

 

Come destinare il tuo 5×1000 ad Amnesty International

Puoi destinare il 5×1000 del tuo IRPEF, firmando il riquadro presente sui modelli di dichiarazione (modello Redditi Persone fisiche, modello 730, scheda allegata alla Certificazione unica) e indicando il codice fiscale di Amnesty International Italia: 03031110582.

1. Compila

la scheda presente nel Modello 730 oppure nel Modello Redditi PF (ex Unico)

2. Firma

nel riquadro “Il Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative”

3. Indica

il codice fiscale di Amnesty International Italia

03031110582

Domande frequenti

Per conservare la nostra indipendenza non accettiamo fondi dai governi e la nostra attività è possibile solo grazie al supporto economico dei nostri soci e sostenitori.

Per questo è importante sceglierci nella tua dichiarazione dei redditi.

Con la tua Dichiarazione dei redditi (730, CU, Redditi PF ex UNICO) puoi fare molto per i diritti umani. Non si tratta di una tassa aggiuntiva, né di un sostituto dell’8×1000, ma di un modo per scegliere a chi destinare parte delle proprie tasse, che andrebbero comunque allo stato.

Bastano la tua firma e il nostro codice fiscale: 03031110582.

Nel modulo della Dichiarazione dei redditi (730, CU, Redditi PF ex UNICO) trovi un riquadro per il 5 per mille:

  • Firma nel primo riquadro a sinistra “Sostegno degli Enti del Terzo Settore iscritti nel Runts di cui all’art. 46, C. 1, del D.LGS. 3 luglio 2017, n. 117 ecc.”.
  • Riporta sotto la tua firma il nostro codice fiscale: 03031110582.

Lavoriamo ogni giorno per la tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici di ogni persona. Le nostre attività di ricerca, denuncia e monitoraggio, volte a prevenire ed eliminare le gravi violazioni di tali diritti, sono tantissime e il supporto dei nostri sostenitori è fondamentale per portare avanti le nostre campagne.

Nell’ambito delle nostre azioni di CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE, con un costante lavoro di lobby e advocacy, ci battiamo da anni per l’adeguamento della legislazione italiana alla Convenzione di Istanbul, ratificata dall’Italia nel 2013. Il Codice penale italiano prevede ancora che il “reato di stupro” sia necessariamente collegato agli elementi della violenza, della minaccia, dell’inganno o dell’abuso di autorità. La Convenzione di Istanbul definisce lo stupro un “rapporto sessuale senza consenso“ che deve essere dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona, e deve essere valutato tenendo conto della situazione e del contesto“. Chiediamo che l’Italia rispetti gli impegni sottoscritti nel 2013 e modifichi l’articolo 609-bis del Codice penale prevendendo che qualsiasi atto sessuale non consensuale sia punibile.

Con le nostre campagne mobilitiamo milioni di persone e grazie a questo sforzo collettivo otteniamo cambiamenti nelle vite dei singoli e di intere comunità.

Per DIFENDERE IL DIRITTO DI MANIFESTAZIONE E PROTESTA PACIFICA, abbiamo lanciato la campagna globale Proteggo la protesta per denunciare le violenze e supportare le e i manifestanti pacifici, con l’obiettivo che tutte le persone possano intraprendere azioni pacifiche e far sentire la propria voce, in sicurezza e senza ripercussioni.

Un altro filone di lavoro centrale è il sostegno agli INDIVIDUI A RISCHIO. Da anni siamo a fianco dell’attivista iraniana contro la pena di morte, Narges Mohammadi, condannata a 10 anni e otto mesi di carcere e 154 frustate per il suo lavoro in difesa dei diritti umani. Continuiamo instancabilmente a chiedere l’annullamento delle accuse a carico di Julian Assange, giornalista e attivista australiano detenuto per aver reso pubblici documenti segreti riguardanti anche possibili crimini di guerra commessi dalle forze armate statunitensi.

Con i nostri appelli chiediamo il rilascio da parte delle autorità iraniane di Ahmadreza Djalali, medico e docente iraniano naturalizzato svedese, accusato di spionaggio e collaborazione con Israele, condannato a morte dopo un processo iniquo inquinato da “confessioni” estorte con la tortura.

Ogni giorno ci mobilitiamo contro la PENA DI MORTE, punizione crudele, disumana e degradante. Grazie all’impegno determinato e costante di chi ha creduto, e continua a credere, che un mondo senza pena di morte sia possibile, oggi possiamo dire che più di tre quarti dei paesi al mondo ha abolito la pena capitale per legge o nella pratica, ma noi continuiamo a combattere fino a che questa pratica barbara sia cancellata in ogni parte del mondo.

Un altro ambito di lavoro che continua a richiedere la nostra azione e mobilitazione è quello relativo all’abolizione della TORTURA. Oggi questa importante conquista nel campo dei diritti umani è a rischio anche in Italia. Al Senato sono in discussione due disegni di legge: uno per modificare la legge faticosamente ottenuta nel 2017 che ha introdotto il reato di tortura nel nostro ordinamento, e uno per abrogarla. Stiamo intensificando i nostri sforzi affinché la legge sulla tortura non subisca alcuna modifica.

Grazie alle nostre attiviste e ai nostri attivisti abbiamo creato e consolidato tre TASK FORCE, espressione di un attivismo fortemente specializzato e reattivo in grado di garantire una risposta rapida ed efficace in determinate situazioni d’intervento in Italia: presenziando, ad esempio, situazioni pubbliche a rischio di violazione dei diritti umani, monitorando i discorsi d’odio sul web e promuovendo l’accoglienza e l’inclusività.

Nei contesti di CRISI, documentiamo e portiamo avanti campagne contro le violazioni del diritto internazionale durante i conflitti armati, indipendentemente da chi sia il colpevole o dal luogo dove l’abuso si è verificato. Sosteniamo le richieste di giustizia e di accertamento di responsabilità da parte delle autorità nazionali portate avanti dai sopravvissuti attraverso le istituzioni internazionali come l’ONU o la Corte Penale Internazionale

Si, puoi donare lo stesso il tuo 5×1000 ad Amnesty International. Compila la scheda fornita insieme alla Certificazione Unica (CU) dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, firmando nel riquadro a sinistra indicato come “Sostegno degli Enti del Terzo Settore iscritti nel Runts…” e indicando il codice fiscale di Amnesty International 03031110582.

Inserisci la scheda in una busta chiusa e scrivi sulla busta “DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF”, indicando il tuo cognome, nome e codice fiscale.Consegnala a un ufficio postale (che la riceverà gratuitamente) o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti…).

Se vuoi donare il tuo 5×1000 ad Amnesty International è importante indicare il codice fiscale 03031110582.

Se firmi senza inserire il codice fiscale di Amnesty International, la tua quota sarà ripartita in maniera proporzionale in base al numero di preferenze ricevute dalle associazioni appartenenti alla stessa categoria.

Nulla, donare il 5×1000 non ha nessun costo perché è una quota delle tasse che già paghi.

Per donarlo basta compilare e firmare il modulo per la destinazione.

Il modello 730 precompilato sarà disponibile nell’apposita sezione dell’Agenzia delle entrate, a partire dal 30 aprile.

La prima scadenza è il 1° luglio, ultimo giorno utile per il versamento di saldo 2023 e primo acconto 2024.

La scadenza del modello 730 2024, ovvero la data ultima entro cui deve avvenire la presentazione della dichiarazione dei redditi, è il 30 settembre.

La presentazione può essere fatta:

  • direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate – 730 precompilato;
  • al proprio Sostituto d’imposta;
  • a un CAF dipendente o a un professionista abilitato.

 

Tutte le scadenze fiscali possono subire modifiche. Per questo motivo è buona prassi informarsi presso l’Agenzia delle Entrate sugli eventuali ulteriori termini per presentare o rettificare la dichiarazione dei redditi.

No, è consentita una sola scelta di destinazione.

Sì, perché il 5×1000 non sostituisce il meccanismo dell’8×1000 o del 2×1000.

L’8×1000 offre sostegno allo Stato oppure alle confessioni religiose e il 2×1000 ai partiti politici, mentre il 5×1000 è destinato a determinate finalità di interesse sociale.

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