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Amnesty International ha sollecitato le autorità francesi a garantire che la richiesta di estradizione di Mukhtar Ablyazov sia esaminata in modo equo ed esauriente e che egli non sia inviato in paesi che potrebbero espellerlo verso il Kazakhistan, dove rischierebbe di subire torture e un processo iniquo.
Mukhtar Ablyazov, un banchiere fuggiasco, rifugiato politico e figura di spicco dell’opposizione al presidente kazako Nursultan Nazarbayev, è stato arrestato dalla polizia francese il 31 luglio nei pressi di Cannes. A quanto risulta, la polizia avrebbe agito a seguito di una richiesta di estradizione proveniente dall’Ucraina, le cui autorità accusano Ablyazov di reati finanziari.
Se venisse estradato in Ucraina, è assai probabile che Ablyazov verrebbe immediatamente trasferito in Kazakhistan.
‘Le autorità del Kazakhistan vogliono Ablyazov a ogni costo. Quelle francesi devono considerare attentamente ogni aspetto della vicenda e rendere assolutamente certo che l’uomo non sarà inviato in un paese dove in poco tempo potrebbe essere imbarcato su un aereo diretto in Kazakhistan’ – ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia Centrale di Amnesty International.
Nell’ultimo anno, le autorità del Kazakhistan hanno preso di mira familiari ed ex collaboratori di Ablyazov in diversi paesi europei, con l’appoggio di alleati quali Ucraina e Russia. Richieste di estradizione sono state inviate a Polonia, Repubblica Ceca e Spagna.
Alla fine di maggio, la moglie e la figlia di Ablyazov sono state illegalmente trasferite in Kazakhistan dall’Italia.
‘Il governo italiano si è piegato alle pressioni del Kazakhistan. Quello francese non deve fare lo stesso errore e non deve fare, né dare l’impressione di fare, il lavoro sporco per conto delle autorità kazake’ – ha aggiunto Dalhuisen.