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Il 14 novembre il leader supremo dei talebani ha dato l’ordine di applicare integralmente le leggi della sharia in Afghanistan.
Così come avevano fatto nel primo periodo in cui erano stati al potere, ai sensi delle norme della sharia i talebani potranno riprendere a eseguire condanne a morte, amputazioni e lapidazioni in pubblico.
Già molti uomini e donne sono stati frustati in pubblico per accuse di adulterio, furto, relazioni tra persone del medesimo sesso e rapimento di persona. In particolare, il 23 novembre nella provincia di Logar sono stati sottoposti alle pubbliche frustate 11 uomini e tre donne accusati di furto e reati contro la morale.
Amnesty International ha ricordato che la fustigazione e le altre pene corporali violano il divieto assoluto di tortura e ha sollecitato i talebani a porvi immediatamente fine. L’organizzazione per i diritti umani ha anche chiesto alla comunità internazionale di raddoppiare gli sforzi per assicurare che i talebani aboliscano tali pene crudeli, inumane e degradanti.