Amnesty Usa: “Ogni minuto in cui Biden non agisce bene in Afghanistan potrebbe avere conseguenze catastrofiche”

17 Agosto 2021

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Amnesty International Usa e Freedom House hanno chiesto al presidente Joe Biden di assicurare l’evacuazione in condizioni di sicurezza dei difensori dei diritti umani, delle attiviste per i diritti delle donne, degli operatori dell’informazione e di coloro che hanno lavorato per i governi stranieri e di dare una speranza di vita a milioni di afgani rifugiati o sfollati all’interno dell’Afghanistan.

Le due organizzazioni per i diritti umani hanno inoltre chiesto all’amministrazione Biden di sviluppare, insieme alle Nazioni Unite, un’efficiente infrastruttura umanitaria per dare assistenza alla popolazione afgana e assicurare giustizia alle vittime delle violazioni dei diritti umani.

Sin qui l’operato della Casa bianca non ha fatto altro che alimentare la catastrofe umanitaria in Afghanistan. Ogni minuto in cui l’amministrazione Biden continua a non agire bene potrebbe avere conseguenze terribili e rendere ancora più grave l’assenza di sostegno alla popolazione afgana, comprese le persone che hanno rischiato la loro vita e quella delle loro famiglie per lavorare per gli Usa”, ha dichiarato Paul O’Brien, direttore generale di Amnesty International Usa.

Amnesty International Usa e Freedom House chiedono all’amministrazione Biden di:

– provvedere alla rapida evacuazione degli operatori della società civile, dei giornalisti, degli attivisti, dei difensori dei diritti umani, delle persone che hanno fatto domanda di accedere al programma “Visti speciali per l’immigrazione” e di altre persone vulnerabili, verso gli Usa o versi paesi terzi sicuri;

– utilizzare ogni canale diplomatico disponibile per sollecitare gli stati confinanti con l’Afghanistan ad aprire le frontiere ai rifugiati;

– collaborare con le Nazioni Unite e con la comunità internazionale per sviluppare un’infrastruttura umanitaria in grado di affrontare la crisi che si sta sviluppando;

– preparare il terreno per chiamare i responsabili delle violazioni dei diritti umani, a qualunque parte in conflitto appartengano, a rendere conto delle loro azioni attraverso un’inchiesta imparziale e indipendente.