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Amnesty International si è appellata al vicepresidente egiziano Omar Suleiman affinché sia posta fine alle violenze scatenate da ieri dai sostenitori del presidente Mubarak. Vi sono prove che questa violenza coinvolga membri delle forze di sicurezza. Inoltre, la mancata presenza in piazza di agenti antisommossa o di altre forze di polizia è un evidente indizio di complicità da parte del governo egiziano nelle violenze o, come minimo, della completa abdicazione alla responsabilità di mantenere la legge e l’ordine in un momento di crisi nazionale. I dimostranti pacifici devono poter esprimere le loro opinioni.
ll vicepresidente Suleiman è stato incaricato dal presidente Mubarak di gestire l’attuale crisi. Deve mostrare di possedere autentica leadership, iniziando a occuparsi delle violenze scatenate in piazza.
Allo stesso tempo, è fondamentale che i paesi che hanno stretti legami con l’Egitto usino la loro influenza per chiedere alle autorità del Cairo di porre fine alla violenza. Devono dire chiaramente che venir meno di queste ultime al dovere di proteggere chi manifesta pacificamente da violenza, arresti arbitrari e altre violazioni dei diritti umani, metterà a rischio le relazioni dell’Egitto coi loro paesi.