Attentati a Baghdad, un oltraggio ai valori della vita umana

17 Maggio 2016

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Amnesty International ha duramente condannato i tre attentati che il 17 maggio hanno sconvolto la capitale irachena Baghdad.
Un primo attentato ha colpito un mercato nel quartiere di al-Shaab, uccidendo almeno 38 persone e ferendone altre 70. In seguito, un secondo attentato nel quartiere di al-Rashid ha causato almeno sei morti e 21 feriti. L’ultimo ha preso di mira un mercato nel quartiere di Sadr City uccidendo almeno 19 persone.

Questa serie di attacchi mortali, proibiti dal diritto internazionale, portati a termine in pieno giorno e in zone affollate di quartieri prevalentemente sciiti di Baghdad, è un oltraggio nei confronti dei valori della vita umana” – ha dichiarato James Lynch, vicedirettore del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.

Il primo dei tre attentati è stato rivendicato dal gruppo “Stato islamico”, secondo il quale l’obiettivo erano le Unità popolari di mobilitazione, una milizia filo-governativa attiva contro il gruppo armato.

L’11 maggio, il giorno più sanguinoso dell’anno nella capitale, almeno 68 persone erano state uccise e oltre 80 ferite da un’autobomba nel mercato di Sadr City; altre 18 – tra cui cinque poliziotti – erano morte nell’assalto a un posto di blocco nel quartiere a maggioranza sciita di Khadimiya; infine, sette persone erano state uccise in un altro assalto a un posto di blocco a Jamiya.