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Il 25 ottobre l’avvocata cinese Li Yuhan è stata condannata a sei anni e mezzo di carcere dopo averne trascorsi sei in attesa del processo. È stata giudicata colpevole di “fomentare dispute e causare problemi”, un reato col quale i tribunali di tutta la Cina condannano persone che si occupano di diritti umani.
Li Yuhan, 70 anni, ha difeso colleghi – il più famoso dei quali è Wang Yu – e altre vittime di violazioni dei diritti umani, in particolare fedeli del gruppo Falun Gong e cristiani che predicavano la loro fede in abitazioni private.
Scomparsa per un mese nell’ottobre 2017, era stata formalmente arrestata un mese dopo. Il processo, inizialmente previsto nell’aprile 2019, era stato rinviato più volte.
Nell’ottobre 2022 Li Yuhan aveva comunicato al suo avvocato di avere problemi alle ginocchia, tanto da aver bisogno di due stampelle. Inoltre, ha problemi cardiovascolari, di vista, di udito e soffre di pressione alta.
Il tribunale ha deciso di sottrarre alla pena il periodo già trascorso in carcere. Ciò vuol dire che Li Yuhan, che ha comunque deciso di ricorrere in appello, potrebbe essere scarcerata nell’aprile 2024.