Balcani: condannato a 27 anni l’ex capo dell’esercito jugoslavo Momcilo Perisic

7 Settembre 2011

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Amnesty International ha espresso soddisfazione per la condanna a 27 anni di carcere, emessa il 6 settembre dal Tribunale penale per l’ex Jugoslavia, nei confronti di Momcilo Perisic, ex capo dell’esercito jugoslavo, per crimini di diritto internazionale commessi in Bosnia ed Erzegovina e in Croazia.

Perisic, il più alto ufficiale in grado dell’esercito della Jugoslavia, è stato giudicato colpevole di aver commesso e favorito crimini contro l’umanità e crimini di guerra durante l’assedio di Sarajevo dal 1992 al 1995 e il genocidio di Srebrenica del luglio 1995. Perisic è stato anche condannato per non aver punito i suoi sottoposti, responsabili dell’uccisione e del ferimento di civili nel corso degli attacchi con i razzi contro la capitale della Croazia, Zagabria.

Nonostante i principali sospettati di crimini internazionali nella guerra dei Balcani siano stati o siano attualmente chiamati a rispondere di fronte al Tribunale per l’ex Jugoslavia, la maggior parte di responsabili  continua a rimanere impunita a causa dell’inefficienza e dell’impreparazione dei tribunali nazionali.

Il clima d’impunità risulta rafforzato da dichiarazioni come quella del ministro della Difesa della Serbia, Dragan Sutanovac, che commentando la sentenza del Tribunale per l’ex Jugoslavia, l’ha definita esagerata, aggiungendo che ‘è arrivato il momento di dire basta una volta e per sempre a tutte queste incriminazioni e sentenze e di guardare al futuro’.