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Il 28 maggio 2013 il parlamento ha abolito la Legge sulla stregoneria del 1971. Questa legge, che divideva la stregoneria in buona e cattiva e che considerava una circostanza attenuante, nei casi di omicidio, il fatto che la persona uccisa fosse sospettata di essere una strega, aveva contribuito a rafforzare l’impunità per gli assassini e a rendere popolare l’idea che uccidere una ‘strega’ non fosse un atto biasimevole. Nei primi quattro mesi del 2013, una donna era stata bruciata viva a febbraio e un’altra decapitata ad aprile.