Cina, assurda condanna a quattro anni di un avvocato per i diritti umani

17 Giugno 2020

Un poliziotto cinese in Piazza Tiananmen - AFP/Getty Images

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L’avvocato cinese per i diritti umani Yu Wensheng è stato condannato a quattro anni di carcere al termine di un processo segreto, per  accuse infondate che hanno solo inteso punire la sua legittima attività professionale.

La notizia è stata appresa dalla moglie di Yu, Xu Yian, quando la procura di Xuzhou l’ha informata che il marito era stato condannato a quattro anni di carcere e a ulteriori tre anni di privazione dei diritti politici, sentenza contro la quale Yu avrebbe fatto ricorso in appello. Né lei né l’avvocato di Yu erano a conoscenza del processo.

Yu Wenzheng. noto professionista legale di Pechino, già difensore del suo collega Wang Quanzhang e di praticanti del gruppo Falun Gong, era stato arrestato il 19 gennaio 2018 a Xuzhou, nel nordovest della Cina, per “incitamento a sovvertire i poteri dello stato” e “impedimento a pubblici ufficiali di svolgere il loro dovere“.

All’origine della persecuzione di Yu, oltre alla sua attività professionale, avrebbe contribuito anche una lettera aperta scritta nell’ottobre 2017 nella quale l’avvocato aveva criticato il regime “totalitario” del presidente cinese Xi Jinping. In quell’occasione Yu era stato convocato per interrogatori e poi rilasciato.

Nel 2014 Yu era stato tenuto agli arresti per 99 giorni per aver espresso solidarietà al movimento per la democrazia di Hong Kong. Aveva riferito ad Amnesty International che, durante quel periodo di carcere, era stato torturato.