Foto di LUIS ROBAYO/AFP/Getty Images - manifestazione per la pace a Calì
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L’esecutore materiale dell’omicidio di Luis Antonio Peralta Quellar, giornalista radiofonico assassinato nel 2015 insieme alla moglie Sofia Quintero, non è più impunito.
Il 2 febbraio un tribunale di Florencia, nella regione sudoccidentale di Caquetá, ha condannato Yean Arlex Buenaventura a 58 anni e tre mesi di carcere.
Peralta aveva 63 anni e vantava un’esperienza più che trentennale di giornalismo. Da Linda Stereo, l’emittente radiofonica di cui era proprietario e direttore, parlava di affari, contratti, petrolio e della corruzione che girava intorno all’economia locale.
Quella di Florencia è la seconda dura condanna emessa negli ultimi sei mesi per l’omicidio di un giornalista.
Lo scorso settembre Juan Camilo Ortiz era stato condannato a 47 anni e sei mesi per l’assassinio, sempre nel 2015, della giornalista d’inchiesta radio-televisiva Flor Alba Núñez Vargas, avvenuto a Pitalito, nella regione di Hulia.
Segnali incoraggianti, dunque, anche se resta ancora da scoprire chi ha ordinato questi omicidi.
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