Colombia: ondata di uccisioni di civili ad opera delle Farc

28 Febbraio 2006

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Colombia: Amnesty International condanna le uccisioni indiscriminate compiute dalle Farc

CS24-2006: 01/03/2006

La recente ondata di uccisioni di civili è una grave e deliberata violazione del diritto internazionale umanitario: è quanto ha dichiarato oggi Amnesty International, in relazione alle notizie riguardanti una serie di omicidi attribuiti alle Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc) nei dipartimenti di Caquetá e Huila.

Secondo quanto appreso da Amnesty International, il 27 febbraio le Farc hanno ucciso almeno otto consiglieri del municipio di Rivera (dipartimento di Huila), mentre stavano prendendo parte a una riunione del consiglio comunale. Questo attacco era stato preceduto dalle minacce delle Farc di assassinare i consiglieri municipali del dipartimento di Huila e di altre regioni della Colombia se non si fossero dimessi.

Queste uccisioni hanno fatto seguito a un attacco delle Farc contro un autobus di linea nel dipartimento di Caquetá, il 25 febbraio, nel corso del quale hanno perso la vita nove civili, tra cui due bambini. In precedenza, le Farc avevano imposto il divieto di circolazione di tutti i veicoli all’interno della regione. I guerriglieri delle Farc avevano già bruciato veicoli e ucciso civili che avevano ignorato imposizioni simili.

Tutti questi episodi destano grande preoccupazione per l’incolumità dei funzionari statali e dei consiglieri municipali, alla vigilia delle elezioni parlamentari del 12 marzo. Tale preoccupazione è accresciuta dalle limitazioni alla circolazione imposte dalle Farc in altre zone della Colombia.

Ancora una volta, Amnesty International sottolinea l’urgente necessità che il governo e la guerriglia raggiungano un accordo umanitario per tenere fuori dal conflitto la popolazione civile. Inoltre, le Farc devono impegnarsi immediatamente al rispetto del diritto internazionale umanitario.

Le autorità colombiane devono garantire che tutti i responsabili di azioni come quelle commesse negli ultimi giorni siano portati di fronte alla giustizia. Amnesty International, a tale proposito, esprime preoccupazione per la recente legge che assicurerà l’immunità giudiziaria agli autori di violazioni dei diritti umani, tanto le forze di sicurezza e i gruppi paramilitari loro legati, quanto la guerriglia. Questo provvedimento trasmette un messaggio pericoloso alle parti in conflitto: esse potranno continuare a colpire la popolazione civile nella quasi totale impunità.

FINE DEL COMUNICATO                                                     Roma, 1 marzo 2006

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