Tempo di lettura stimato: 6'
Le autorità ucraine devono compiere reali progressi verso l’eliminazione della tortura e di altri maltrattamenti da parte delle forze di sicurezza, in linea con gli obblighi internazionali del paese, ha dichiarato Amnesty International, prima della firma dell’accordo di associazione Ue-Ucraina.
‘A prescindere dal futuro accordo di associazione con l’Ucraina, l’Unione europea deve andare avanti spingendo l’Ucraina a rispettare i suoi obblighi internazionali. L’Ucraina è un importante membro della comunità europea e internazionale. Le autorità del paese hanno volontariamente aderito a tutte le principali convenzioni internazionali sui diritti umani – il divieto assoluto di tortura fra queste’ – ha detto Heather McGill, ricercatrice di Amnesty International sull’Ucraina.
L’accordo di associazione prevede una maggiore cooperazione in commercio, energia, banche e molti altri settori, e si basa su valori comuni, tra cui ‘la democrazia e lo stato di diritto, il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, [e] il buon governo’.
L’Ue ha fatto dell’eliminazione della ‘giustizia selettiva’ un pre-requisito per la firma dell’accordo, il 28 novembre a Vilnius, capitale della Lituania, che attualmente detiene la presidenza dell’Ue. Si prevede che le autorità ucraine permetteranno a Yuliya Tymoshenko, l’ex primo ministro e leader del partito di opposizione Unione di tutti gli ucraini ‘Patria’, in carcere, di recarsi in Germania per la cura della sua malattia alla schiena.
Tymoshenko sta scontando una condanna a sette anni per aver superato i suoi poteri ufficiali, con la firma di un accordo sul gas con la Russia a un prezzo sfavorevole.
‘Il caso di Yuliya Tymoshenko evidenzia la mancanza di processi equi e le cattive condizioni delle carceri in Ucraina, ma il significato politico del suo caso non dovrebbe consentire di far passare in secondo piano i problemi di sistema che privano migliaia di ucraini dei loro diritti ogni giorno’ – ha dichiarato McGill.
‘Ogni anno migliaia di ucraini vengono picchiati dalla polizia per estorcere confessioni di crimini che non possono aver commesso, solo per essere mandati in prigione dopo processi ingiusti. In assenza di un efficace meccanismo di denuncia della polizia, le loro lamentele sono spesso ignorate’.
‘L’eliminazione della tortura e di altri maltrattamenti richiede modifiche legislative nonché riforme del sistema di giustizia penale. Il governo ucraino ha compiuto passi importanti, ma fino a quando ogni denuncia di tortura non sarà indagata tempestivamente, in modo efficace e indipendente, e i responsabili non saranno assicurati alla giustizia, i torturatori continueranno ad agire impunemente’.
Il documento di Amnesty International, l’Ucraina e l’Unione europea: è tempo di mettere al primo posto le persone , delinea i progressi compiuti finora e mette in rilievo i passi successivi.
Il nuovo codice di procedura penale, che è entrato in vigore a novembre 2012, stabilisce che le confessioni rese alla polizia al di fuori del tribunale non sono più ammissibili in tribunale e introduce processi con giuria per i reati che comportano l’ergastolo. Oleksandr Bondarenko è stato il primo a beneficiare di questa riforma nel mese di ottobre di quest’anno, quando una corte di tre giurati e due giudici nella città nord-orientale di Sumy lo ha assolto per l’omicidio di due donne anziane e lo ha immediatamente rilasciato. Il tribunale ha respinto l’accusa in quanto si basava su una confessione ottenuta sotto tortura. Tuttavia, la denuncia della vittima delle torture è stata respinta dai pubblici ministeri, e nessuno è stato ancora consegnato alla giustizia.
Ma il nuovo codice non è riuscito a proteggere i due ragazzi sedicenni a Ternopil, in Ucraina occidentale, dal subire gli abusi della polizia. Yaroslav Gizhovskiy è stato arrestato e picchiato ripetutamente dalla polizia per non aver presentato i suoi documenti di identificazione. Una settimana dopo Oleksandr Kovtun è stato picchiato dagli stessi agenti di polizia mentre tornava a casa con la madre. Un’inchiesta è in corso, ma gli agenti di polizia che sarebbero responsabili del pestaggio sono ancora in servizio attivo.
‘Questi casi mostrano la lunga strada che l’Ucraina deve fare per garantire la responsabilità per maltrattamenti dagli agenti di polizia. È indispensabile che le autorità ucraine istituiscano un meccanismo indipendente ed efficace per indagare tempestivamente e adeguatamente sulle denunce di tortura e altri maltrattamenti secondo gli standard della Corte europea dei diritti umani il più presto possibile’ – ha detto Heather McGill.
‘Il nuovo codice di procedura penale prevede uno Ufficio d’inchiesta dello Stato per indagare sui crimini da parte di funzionari, inclusi gli ufficiali delle forze dell’ordine, in modo che gli autori di torture siano assicurati alla giustizia, e alle vittime siano assicurati risarcimenti’.
‘Qualsiasi ritardo nella creazione di tale ufficio è inaccettabile e può costare vite. L’impunità attuale per la tortura e altri maltrattamenti in Ucraina continua a erodere la fiducia nelle autorità del paese – sia all’interno dell’Ucraina stessa che in tutto il mondo’.