Croazia: primo ministro plaude all’Operazione Tempesta del 1995

9 Agosto 2011

Tempo di lettura stimato: 4'

Amnesty International ha accolto con preoccupazione le dichiarazioni fatte il 5 agosto a Knin dalla primo ministro della Croazia, Jadranka Kosor, in occasione del sedicesimo anniversario dell’Operazione Tempesta, con cui l’esercito croato tra l’agosto e il novembre 1995 riconquistò la regione della Krajina. Secondo l’organizzazione per i diritti umani, le parole della primo ministro riflettono l’assenza della necessaria volontà politica per indagare e svolgere processi sui crimini commessi dalle forze croate nella guerra 1991-1995.

Queste le parole della primo ministro: ‘Sono estremamente orgogliosa […] di potermi congratulare, in occasione del Giorno della Vittoria e della Gratitudine alla Madrepatria, con tutti i difensori e i generali croati e specialmente coi generali Ante Gotovina e Mladen Markac. Da Knin, dove la politica della grande Serbia di Milosevic venne sconfitta, voglio dire che non permetteremo a nessuno di riscrivere la storia croata e toccare i nostri luoghi sacri’.

Durante e dopo le offensive militari dell’esercito croato, dalla Krajina vennero espulsi oltre 200.000 civili serbo-croati. Nei confronti di quelli che rimasero nella regione, e in misura minore nei confronti dei soldati serbo-croati in ritirata, furono commesse gravi violazioni dei diritti umani da parte dell’esercito e della polizia della Croazia, tra cui torture, uccisioni ed espulsioni forzate.

Il 15 aprile 2011 il Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia aveva giudicato i generali Gotovina e Markac colpevoli per le loro responsabilità di comando nella commissione di crimini contro l’umanità tra il 1991 e il 1995.  In particolare, i due imputati erano stati giudicati colpevoli di aver partecipato a un’impresa criminale durante e dopo l’Operazione Tempesta, tra l’agosto e il novembre 1995, avente l’obiettivo di espellere con la forza e in maniera definitiva la popolazione di etnia serba dalla regione croata della Krajina. I due generali hanno fatto appello.

Commentando la sentenza, la stessa primo ministro Kosor l’aveva definita inaccettabile, sottolineando che a suo avviso l’Operazione Tempesta era stata un’operazione militare e di polizia legittima; la nazione croata avrebbe dovuto essere orgogliosa di tutte le persone che vi avevano preso parte e avevano contribuito alla vittoria. Il governo, aveva concluso, avrebbe fatto tutto il possibile per ribaltare la sentenza in appello.

Il presidente del Parlamento, Luka Bebic, aveva dichiarato che il giudizio del Tribunale era stato politico e che i generali Gotovina e Markac non erano dei criminali; lo stesso aveva sostenuto il presidente del Partito socialdemocratico, Zoran Milanovic. Andrija Hebrand, che all’epoca aveva perso parte all’Operazione Tempesta e che adesso è presidente del partito al potere, l’Unione democratica croata, aveva negato che fossero stati commessi crimini di guerra.