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Aggiornamento del 13 settembre: in base a quanto riferito dal suo avvocato, Metwaly è agli arresti. La procura per la sicurezza dello stato di Al Tagammo’ el Khames, alla periferia del Cairo, lo trattiene con l’ accusa, tra le altre, di cospirazione con entità straniere per sovvertire l’ordine costituzionale. False e infondate, queste accuse possono essere punite in Egitto con la pena di morte.
A distanza di 48 ore non si hanno ancora notizie di Ibrahim Metwaly, l’avvocato egiziano che la mattina del 10 settembre è stato fermato dalla polizia. Avrebbe dovuto imbarcarsi su un volo in partenza dal Cairo con destinazione Ginevra.
La sparizione del legale che fa parte della Commissione egiziana per i diritti e le libertà, l’Ong che fornisce consulenza ai legali della famiglia Regeni, è stata denunciata e ha subito destato preoccupazione. Nei giorni precedenti l’Egitto aveva oscurato il sito della Ong.
Sono trascorse oltre 24 ore dal fermo dell’avvocato Ibrahim Metwaly al Cairo e ancora non abbiamo sue notizie. Grande preoccupazione
— Riccardo Noury (@RiccardoNoury) 11 settembre 2017
In base a quanto riportato da Ahmed Ezzat, ricercatore di Amnesty International in Egitto e avvocato esperto in diritti umani, Ibrahim è stato arrestato mentre era all’aeroporto del Cairo e stava per prendere il volo per Ginevra dove avrebbe dovuto incontrare il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle sparizioni forzate e involontarie.
Police arrested lawyer Ibrahim Metwaly from Cairo Airport while he was going to attend a meeting in Geneva withWG on Enforced Disappearance
— Ahmed Ezzat (@ahmed3zat) 11 settembre 2017
Metwaly, come ricorda il nostro portavoce in un post pubblicato su Pressenza, è almeno la quarta persona che paga le conseguenze di essersi occupato della sparizione, della tortura e dell’omicidio di Giulio Regeni.
Tutti questi fatti accadono alla vigilia del rientro dell’ambasciatore italiano al Cairo, in programma il 14 settembre.