Egitto: arrestato l’avvocato Ibrahim Metwaly

10 Settembre 2017

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Aggiornamento del 13 settembre: in base a quanto riferito dal suo avvocato, Metwaly è agli arresti. La procura per la sicurezza dello stato di Al Tagammo’ el Khames, alla periferia del Cairo, lo trattiene con l’ accusa, tra le altre, di cospirazione con entità straniere per sovvertire l’ordine costituzionale. False e infondate, queste accuse possono essere punite in Egitto con la pena di morte.

A distanza di 48 ore non si hanno ancora notizie di Ibrahim Metwaly, l’avvocato egiziano che la mattina del 10 settembre è stato fermato dalla polizia. Avrebbe dovuto imbarcarsi su un volo in partenza dal Cairo con destinazione Ginevra.

La sparizione del legale che fa parte della Commissione egiziana per i diritti e le libertà, l’Ong che fornisce consulenza ai legali della famiglia Regeni, è stata denunciata e ha subito destato preoccupazione. Nei giorni precedenti l’Egitto aveva oscurato il sito della Ong.

In base a quanto riportato da Ahmed Ezzat, ricercatore di Amnesty International in Egitto e avvocato esperto in diritti umani, Ibrahim è stato arrestato mentre era all’aeroporto del Cairo e stava per prendere il volo per Ginevra dove avrebbe dovuto incontrare il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle sparizioni forzate e involontarie.

Metwaly, come ricorda il nostro portavoce in un post pubblicato su Pressenza, è almeno la quarta persona che paga le conseguenze di essersi occupato della sparizione, della tortura e dell’omicidio di Giulio Regeni.

Tutti questi fatti accadono alla vigilia del rientro dell’ambasciatore italiano al Cairo, in programma il 14 settembre.