Giorgos Moutafis/Amnesty International
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Il 30 marzo un rifugiato siriano si è dato fuoco sull’isola greca di Chio e versa in gravissime condizioni.
“Questo terribile gesto è solo l’ultimo di una serie di suicidi e tentativi di suicidio di rifugiati e richiedenti asilo in Grecia, a conferma della completa perdita di speranza da parte di migliaia di persone bloccate sulla terraferma greca ma soprattutto sulle isole, ha commentato Gauri van Gulik, vicedirettrice per l’Europa di Amnesty International. – L’incertezza sul futuro e le agghiaccianti condizioni di vita stanno avendo un duro impatto sulla loro salute mentale e fisica.”
“Occorre porre fine al confino di queste persone sulle isole e trasferire i richiedenti asilo sulla terraferma, fornire loro adeguata accoglienza e avviare velocemente le procedure per la ricollocazione in altri stati dell’Unione europea”, ha concluso van Gulik.