Guatemala, l’ex presidente Rios Montt va a processo

29 Gennaio 2013

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La sentenza con cui il 28 gennaio 2013 è stato deciso che il generale Efraín Rios Montt e il suo ex capo de servizi segreti militari, il generale Mauricio Rodríguez Sánchez, dovranno essere processati per il massacro di almeno 2000 persone negli anni Ottanta, è stata giudicata da Amnesty International un passo avanti cruciale verso la giustizia, la verità e la riparazione.

Rios Montt, presidente del Guatemala dal marzo 1982 all’agosto 1983, sarà processato insieme a Rodríguez Sánchez per la sua presunta responsabilità in una serie di massacri perpetrati in villaggi popolati prevalentemente da nativi maya.

Durante il conflitto interno che sconvolse il Guatemala dal 1960 al 1996, vennero uccise o sparirono circa 200.000 persone. Secondo la Commissione per la verità e la riconciliazione, che documentò oltre 500 massacri, si trattò di un vero e proprio genocidio, eseguito in buona parte sotto la presidenza di Rios Montt.

Molti responsabili di quei crimini sono riusciti finora a evadere la giustizia. L’esercito guatemalteco continua a non mettere a disposizione documenti e archivi che potrebbero essere utili ad aprire ulteriori indagini.

Nel 2007 è stato presentato al Congresso del Guatemala un progetto di legge per l’istituzione di una Commissione nazionale per la ricerca delle vittime di sparizione forzata o di altre forme di sparizione. Dopo sei anni, non è stato ancora tradotto in legge.