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Il governo di Hong Kong ha deciso escludere dalle prossime elezioni per il Consiglio legislativo 12 attivisti del Movimento per la democrazia, tra cui il noto oppositore Joshua Wong e parlamentari in carica.
Una nota del governo, diffusa il 30 luglio, ha precisato che “non si tratta di censura politica o di limitazione della libertà di parola“.
Più avanti, tuttavia, la stessa nota ha menzionato una serie di comportamenti per cui i parlamentari “non potrebbero genuinamente essere in grado di rispettare i loro doveri costituzionali“: sostenere l’indipendenza di Hong Kong, sollecitare interventi di governi stranieri od opporsi alla recente Legge sulla sicurezza nazionale.
“E quindi sono stati presi di mira candidati che hanno punti di vista opposti a quelli del governo, in violazione dei diritti alla libertà di espressione e di associazione“, ha commentato Lam Cho Ming, direttore dei Programmi di Amnesty International Hong Kong.