Photo: Anadolu Agency via Getty Images
Tempo di lettura stimato: 2'
Amnesty International ha dichiarato che i diritti dei soldati ucraini arresisi dopo essere stati assediati per lungo tempo nell’Azovstal di Mariupol devono essere rispettati in quanto prigionieri di guerra.
“I soldati ucraini nell’area di Mariupol sono stati deumanizzati dalla stampa russa e descritti dalla propaganda di Putin come ‘neonazisti’ sin dall’inizio della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Da ciò scaturiscono forti preoccupazioni riguardo alla loro sorte come prigionieri di guerra”, ha dichiarato Denis Krivosheev, vicedirettore per l’Europa orientale e l’Asia centrale di Amnesty International.
“Nelle ultime settimane abbiamo documentato uccisioni sommarie di prigionieri da parte delle forze separatiste filorusse nell’Ucraina orientale ed esecuzioni extragiudiziali di civili ucraini ad opera delle forze russe. I soldati dell’Azovstal non devono andare incontro alla stessa sorte”, ha aggiunto Krivosheev.
“I prigionieri di guerra non devono essere sottoposti a maltrattamenti e torture e devono avere immediato accesso al Comitato internazionale della Croce rossa. Le autorità competenti devono rispettare in pieno i loro diritti in quanto prigionieri di guerra, ai sensi delle Convenzioni di Ginevra”, ha concluso Krivosheev.