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‘Per noi la foresta pluviale è vita. È quella che ci identifica come popolo nativo. La nostra vita dipende dal nostro ambiente naturale. Ho qualcosa che vale la pena difendere. Per me, vivere con dignità significa questo.’
Eriberto Gualinga, membro della comunità nativa sarayaku dell’Ecuador, e regista del documentario ‘I discendenti del Giaguaro‘, è in Italia per un tour sui diritti umani.
Durante gli incontri in diverse città italiana, rientranti nel ciclo ‘I custodi della Terra’, Eriberto Gualinga ha portato la testimonianza della lotta della comunità nativa di Sarayaku che da 10 anni sfida il potere del governo dell’Ecuador e quello di una compagnia petrolifera argentina per difendere i propri diritti, salvare le loro tradizioni e la foresta pluviale in cui abitano.
Durante il suo tour in Italia, Eriberto Gualinga sta partecipando a una serie di incontri, dibattiti e proiezioni ‘I custodi della terra’.
Il 3 giugno, Eriberto Gualinga ha incontrato le scuole di scuola secondaria di I grado dell’Istituto comprensivo Italo Calvino di Galliate (NO). Lo stesso giorno, a Milano, si è tenuto un incontro con Francesca Casella (direttrice Survival International Italia) e Marzio Marzorati (responsabile parchi e aree protette Legambiente Italia). Questo ciclo di incontri ha fatto la sua terza tappa a Torino il 4 giugno.
7 giugno – Tolfa (RM): Incontro con alunne e alunni delle scuole di Tolfa.
Ore 21:00 presentazione del documentario ‘I discendenti del Giaguaro’ al Tolfa Short Film Festival
8 giugno – Poggibonsi (SI): ore 18, Sala Quadri del Comune – Incontro pubblico
Giovedì 6 giugno, Eriberto Gualinga ha partecipato a una video chat in diretta su www.amnesty.it.
Eccola!
Durante questo tour sui diritti umani, Amnesty International Italia consegnerà a Eriberto Gualinga, in segno di solidarietà con la comunità sarayaku, disegni e cartoline dei luoghi naturali d’Italia con un messaggio.
Partecipa anche tu a quest’azione, scrivi il messaggio in italiano o spagnolo.
Entro il 5 giugno scansionalo e invialo a: l.renzi@amnesty.it
oppure mandalo via posta:
Ufficio campagne e Ricerca, Amnesty International – Sezione Italiana Via G.B. de Rossi, 10 – 00161 Roma
Messaggio:
Italiano: ‘So che il popolo dei sarayaku prova orgoglio e rispetto per l’ambiente in cui vive. Anch’io! E questo è (nome del luogo), uno dei posti più belli del mio paese. Sono con voi nella vostra campagna per ottenere che l’Ecuador rispetti la sentenza della Corte interamericana dei diritti umani’
Spagnolo: ‘He observado que el pueblo de Sarayaku siente mucho orgullo y respeto por su entorno. Yo también: les presento (nome del luogo), uno de los lugares más hermosos de mi país, (nombre del país). Apoyo al pueblo de Sarayaku en la campaña que llevan a cabo para que Ecuador cumpla la sentencia de la Corte Interamericana’
Ispirati dall’azione dei sarayaku, le classi del progetto Amnesty Kids di Amnesty International Italia hanno realizzato diverse attivazioni, quali video, immagini, cartelloni e tanto altro...approfondisci!
Se sei un’insegnante, partecipa con la tua classe all’azione di solidarietà per i sarayaku! !
Nel 2002 il governo dell’Ecuador ha autorizzato un’azienda petrolifera a entrare nella terra di Sarayaku per eseguire delle trivellazioni alla ricerca di petrolio. Né il governo né l’azienda petrolifera hanno consultato i sarayaku per verificare se il progetto rispettasse le loro tradizioni e il loro stile di vita. Da quel momento, la comunità ha iniziato una campagna per il diritto a essere consultata sui progetti che la riguardano.
Nel 2011 i sarayaku si sono rivolti alla Corte interamericana dei diritti umani che il 25 luglio 2012 ha emesso una sentenza storica: ha stabilito che l’Ecuador aveva violato il diritto della comunità a essere consultata, alla sua identità culturale e alla proprietà comune dei terreni in questione.
La Corte ha anche giudicato l’Ecuador responsabile di aver posto a rischio la vita e l’integrità fisica dei sarayaku, dopo che la compagnia petrolifera aveva collocato oltre 1400 chili di esplosivo nel loro territorio.
Eriberto Gualinga è fotografo, regista e musicista nella sua comunità, sarayaku nella foresta amazzonica in Ecuador, ma è anche un attivista che insieme alla sua comunità combatte contro le attività delle industrie petrolifere che tentano di estrarre petrolio dal loro territorio.
Come regista, ha pubblicato numerosi documentari, solo per citarne alcuni:
Nel 2003 ha realizzato il suo primo documentario ‘Soy defensor de la selva’ che ha vinto numerosi riconoscimenti in America Latina, incluso il premio come Miglior documentario nel 2004. Nel 2010 ha realizzato ‘Sisa Ñambi’, documentario che ha vinto il premio Gender Equity 2010 al festival Clapi a Quito, in Ecuador. Nel 2011 partecipa alla coproduzione Amnesty International e Pueblo de Sarayaku del documentario ‘Los hijos de jaguar’ (I discendenti del Giaguaro).
Presentato in anteprima mondiale a Londra lo scorso maggio, quest’ultimo documentario ha girato numerosi festival cinematografici nel mondo. A settembre 2012 è stato proiettato al Latino Film Festival di Bruxelles, all’International Indigenous Film Festival a Bogotá e al Bogotá Film Festival. Il 29 settembre 2012, inoltre, ha vinto il premio per il miglior documentario del National Geographic All Roads film festival di Washington.