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Amnesty International ha chiesto al governo indiano di contribuire a porre fine all’uso quotidiano della tortura da parte della polizia e delle autorità carcerarie nei confronti delle persone sotto loro custodia, garantendo l’adeguamento agli standard internazionali del progetto di Legge della prevenzione della tortura del 2010 prima della sua approvazione.
Il progetto, approvato dalla camera bassa del parlamento (Lok Sabha) il 6 maggio 2010, dovrebbe essere esaminato il 17 ottobre dalla Commissione speciale della camera alta del parlamento indiano (Rayja Sabha).
Il ricorso alla tortura è endemico in India e comprende diverse pratiche, come l’uso di catene, bastoni e l’elettroshock. Secondo fonti ufficiali, tra il 2008 e il 2009, 127 persone sono morte mentre si trovano sotto custodia della polizia. I dati potrebbero essere più alti, dal momento che diversi stati della federazione non forniscono informazioni su questo tipo di decessi.
Sempre tra il 2008 e il 2009, la Commissione nazionale dei diritti umani ha registrato 1596 denunce di tortura di prigionieri. Non ha però indicato il numero delle morti causate dalla tortura.
Comunicato stampa ‘Indian government should ensure torture law meets international standards’