Giorgos Moutafis/Amnesty International
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Le organizzazioni gestite da rifugiati sono impegnate a livello globale in azioni importanti utili alla prevenzione di effetti catastrofici del Covid-19 su rifugiati e comunità di accoglienza.
Nonostante questo lavoro fondamentale, le organizzazioni gestite da rifugiati sono incredibilmente poco finanziate e devono affrontare ostacoli burocratici e altre difficoltà per ottenere riconoscimento e accesso a risorse sostenibili.
Per colmare questa mancanza di risorse, una coalizione mondiale di organizzazioni gestite e composte da rifugiati unitamente a sostenitori di organizzazioni non governative, università, imprese sociali e fondazioni private, ha lanciato la campagna “Refugees lead” per attirare l’attenzione sul ruolo dei rifugiati in quanto interlocutori fondamentali. La campagna “Refugees lead” è guidata da sostenitori partner come Amnesty International, Asylum Access, Basmeh & Zeitooneh, Independent Diplomat, Local Engagement Refugee Research Network, Open Society Foundations, Oxfam International, St Andrew’s Refugee Services (StARS), Young Africans for Integral Development (YARID) e Xavier Project, e ospitata su NeedsList, una piattaforma online sulla quale persone e istituzioni possono sostenere direttamente le organizzazioni della società civile gestite e composte da rifugiati.
“Come rappresentanti dei rifugiati di tutto il mondo, siamo in prima linea nella risposta ai bisogni della nostra comunità. Durante la pandemia da Covid-19, i gruppi hanno lavorato instancabilmente per assicurare che le nostre comunità ricevessero informazioni, aiuti umanitari e altri tipi di sostegno necessario. Con finanziamenti e sostegno diretti, potremmo fare molto di più,” ha dichiarato Robert Hakiza, direttore esecutivo della YARID (Young African Refugees for Integration Development, Giovani rifugiati africani per lo sviluppo dell’integrazione).
La campagna “Refugees lead” parte in occasione della giornata mondiale dell’aiuto umanitario, che quest’anno, celebra gli eroi della vita reale.
“Quest’anno, la giornata mondiale umanitaria celebra gli “eroi della vita reale”. È perfetta per i rappresentanti dei rifugiati in prima linea nel sostegno alle loro comunità,” ha dichiarato Sana Mustafa, vice direttrice di partenariati e contratti di Asylum Access.
“I rappresentanti dei rifugiati sono intervenuti per colmare i vuoti lasciati dagli stati e dai consueti attori della scena umanitaria durante la pandemia, fornendo servizi essenziali e sostegno nel ridurre gli effetti peggiori della crisi. Hanno svolto questo lavoro fondamentale quasi senza alcun supporto da parte dei finanziatori umanitari. Immaginate quale sarebbe stato l’impatto se fossero stati finanziati adeguatamente” ha detto Victor Nyamori, ricercatore e consulente del gruppo di Amnesty International per i diritti di rifugiati e migranti.
Attraverso un sostegno diretto e flessibile, i rappresentanti dei rifugiati possono rispondere ai bisogni urgenti e formare delle comunità floride. Il Covid-19 ha evidenziato l’importanza del loro ruolo. Queste organizzazioni gestite da rifugiati sono alla ricerca di finanziamenti per attività che spaziano dal miglioramento dell’accesso all’istruzione per i bambini in Libano, alla fornitura di kit per l’igiene, dispositivi di protezione individuale e aiuti alimentari a membri anziani della comunità lungo il confine birmano tailandese.
“Le organizzazioni gestite da rifugiati hanno successo perché hanno una conoscenza che chi non è dentro non ha e rapporti con i rifugiati che altri dal di fuori non riescono ad avere. In Libano, durante questo periodo difficile, i gruppi gestiti da rifugiati stanno lavorando con i rifugiati e i libanesi allo stesso tempo”, ha detto Yasmin Kayali, co-fondatrice di Basmeh & Zeitooneh.
“I gruppi guidati da rifugiati residenti hanno dimostrato più volte di essere in grado di rispondere ai bisogni urgenti delle loro comunità. Ciò è diventato evidente ora più che mai. La risposta del sistema degli aiuti umanitari deve adattarsi e sostenere in maniera diretta le organizzazioni della società civile che lavorano in prima linea,” ha dichiarato Fionna Smyth, direttrice dell’ufficio campagne per gli aiuti umanitari e supporto di Oxfam International.
In molti ambienti, soprattutto in quelli considerati troppo pericolosi, lontani o complessi per l’accesso delle Ong internazionali, le organizzazioni gestite da rifugiati offrono gli unici servizi di risposta al Covid-19 disponibili per i rifugiati. Inoltre, sono quasi sempre quelle più affidabili. Anche le organizzazioni locali, tra le quali le organizzazioni gestite e composte dai rifugiati, ricevono meno dell’1% dei finanziamenti umanitari disponibili. I partner della campagna si uniscono per dimostrare che è possibile e fondamentale ampliare il sostegno diretto agli sforzi locali delle organizzazioni gestite dai rifugiati.
“Le organizzazioni gestite da rifugiati creano uno spazio fondamentale di riconoscimento, fiducia e sensibilità all’interno delle comunità. Per questo motivo, le comunità si fidano di noi che offriamo dei collegamenti tra di loro e le istituzioni delle comunità di accoglienza e dello stato, portando così a delle comunità più sane e integrate,” ha dichiarato Lublanc Prieto, direttore di Fundacolven.
Per maggiori informazioni sulle organizzazioni gestite e composte da rifugiati presenti sulla piattaforma di finanziamento https://community.needslist.co/RefugeesLead