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Il 31 ottobre 2022 la Camera pre-processuale del Tribunale penale internazionale (Tpi) ha autorizzato il procuratore a riprendere a indagare su “tutti i presunti crimini e attori” identificati nella richiesta di avviare un’indagine sull’Afghanistan, che il suo ufficio aveva presentato il 20 novembre 2017.
La sottolineatura riguardante “tutti i presunti crimini e attori” è importante perché il 27 settembre 2021, in una nota che Amnesty International aveva criticato, il procuratore aveva manifestato l’intenzione di “concentrare le indagini su presunti crimini commessi dai talebani e dallo Stato islamico – provincia del Khorasan, togliendo priorità ad altri aspetti dell’indagine”.
Amnesty International ha apprezzato la decisione della Camera pre-processuale del Tpi invitando il procuratore a cogliere l’opportunità per allargare la sua indagine a tutti gli attori coinvolti in presunti crimini di diritto internazionale commessi in Afghanistan nel periodo temporale oggetto dell’indagine.
Amnesty International ha documentato numerosi casi di crimini di diritto internazionale commessi dalle Forze armate afgane e dai militari Usa, oltre che dai talebani.