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Amnesty International ha chiesto al governo della Malesia di ritirare immediatamente l’invito al presidente sudanese Omar al-Bashir, che dovrebbe partecipare al Langkawi International Dialogue, un forum economico che avrà luogo in Malesia dal 19 al 21 giugno 2011, e di arrestarlo se arriva nel paese.
La Corte penale internazionale (Icc) ha emesso un mandato di arresto nei confronti di al-Bashir per genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra in Darfur.
‘La Malesia non dovrebbe trasformasi in un porto di scalo per coloro che fuggono dalla giustizia internazionale‘- ha dichiarato Donna Guest, vicedirettrice del Programma Asia e Pacifico di Amnesty International. ‘Il governo della Malesia non deve permettere l’ingresso nel paese ad al-Bashir e deve arrestarlo qualora vi entrasse‘.
Amnesty International ha accolto con favore l’annuncio della Malesia, il 21 marzo, della sua intenzione di diventare stato parte dello Statuto di Roma e di riconoscere la giurisdizione della Corte penale internazionale. Nel suo annuncio, il ministro della Giustizia malese Nazri Aziz ha detto: ‘Questa è una dichiarazione che la Malesia rigetta i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità e il genocidio‘.
Quando il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deferito la situazione in Darfur all’Icc nel 2005 ha sollecitato tutti gli stati a cooperare pienamente con la Corte. Sebbene la Malesia non sia parte dello Statuto di Roma dell’Icc dovrebbe arrestare al-Bashir se dovesse arrivare in Malesia.
‘L’invito della Malesia ad al-Bashir sfida la sua decisione di aderire all’Icc. Invece di ospitare persone ricercate dall’Icc, la Malesia deve riaffermare il suo impegno verso la giustizia‘ – ha concluso Guest.