Il presidente di Baobab Experience Andrea Costa è stato assolto

3 Aprile 2022

© Baobab Experience

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Aggiornamento del 03/05/2022 –  “Andrea Costa è stato assolto, e con lui due attiviste di Baobab Experience, dopo una lunga indagine che lo ha visto sospettato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare per aver acquistato attraverso una colletta dei biglietti ferroviari in favore di un gruppo di richiedenti asilo africani che si trovavano a Roma. Questa indagine è stata lunga e si è iscritta in quel filone della criminalizzazione della solidarietà che ha fatto sì che in questi anni singole persone e organizzazioni di ricerca e soccorso di solidarietà siano state ostacolate e bloccate nella loro azione in difesa dei diritti umani. Bene che Andrea Costa sia stato assolto ma non avrebbe mai dovuto essere indagato, è ora di dire basta una volta per tutte alla criminalizzazione della solidarietà”, questo il commento del nostro portavoce Riccardo Noury. 

 


 

Andrea Costa, presidente dell’associazione Baobab Experience che da anni con generosità aiuta tante persone migranti e rifugiate, è sotto processo.

L’accusa verterebbe su un reato mal formulato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare che Amnesty International Italia critica da tempo.

In Italia, come in altri paesi dell’Unione europea, il reato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare viene punito a prescindere dal profitto materiale per il presunto facilitatore, di fatto impedendo di distinguere tra trafficanti di esseri umani e chi fa assistenza umanitaria.

Una riforma dell’articolo 12 del Testo unico sull’immigrazione risulta, quindi, sempre più urgente per evitare che quella norma continui a essere utilizzata per ostacolare chi si adopera per assistere rifugiati e migranti per motivi umanitari e di solidarietà.

Procedimenti penali per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare nei confronti di attivisti, volontari e associazioni hanno spesso un effetto paralizzante e ostacolano l’attività umanitaria, ben prima che si arrivi a un’eventuale sentenza.

Auspichiamo quindi l’assoluzione di Andrea Costa e la fine della criminalizzazione della solidarietà nei confronti di attivisti e associazioni.

Ad Andrea Costa, la piena solidarietà di Amnesty International Italia.