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Il 5 novembre l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato a maggioranza le principali raccomandazioni del rapporto Goldstone sui crimini di diritto internazionale commessi nel corso del conflitto a Gaza e nel sud d’Israele tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009.
Hanno votato a favore 114 paesi e contro 18 paesi: Australia, Canada, Germania, Israele, Italia, Macedonia, isole Marshall, Micronesia, Nauru, Olanda, Palau, Panama, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Stati Uniti d’America, Ucraina e Ungheria. Altri 44 paesi si sono astenuti e 13 non hanno partecipato al voto perché assenti.
La risoluzione dell’Assemblea generale chiede al Segretario generale di trasmettere il rapporto Goldstone al Consiglio di sicurezza, che ha il potere di deferire la situazione al Procuratore della Corte penale internazionale se Israele e Hamas non potranno o non vorranno condurre indagini.
Alla luce di questo ulteriore consenso della comunità internazionale nei confronti delle conclusioni del rapporto Goldstone, Amnesty International chiede a Israele e ad Hamas di avviare immediatamente indagini indipendenti e credibili sulle gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario commesse durante il conflitto.
Maggiori informazioni sono disponibili online
Comunicati e news:
(2 luglio 2009) Rapporto di Amnesty International sul confitto a Gaza e nel Sud d’Israele
(16 settembre 2009) Israele-Gaza: le raccomandazioni della Missione Goldstone
(6 ottobre 2009) L’Onu deve agire ora sul rapporto Goldstone
(16 settembre 2009) Israele-Gaza: le raccomandazioni della Missione Goldstone
(2 luglio 2009) Rapporto di Amnesty International sul confitto a Gaza e nel Sud d’Israele