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Hanno cercato in tutti i modi di ridurla al silenzio, da oggi però finalmente la persecuzione e la detenzione illegale di Liu Xia è terminata.
Liu Xia, vedova del Nobel per la pace Liu Xiaobo deceduto nel 2017, ha finalmente potuto lasciare la Cina. Era agli arresti domiciliari da quando, nel 2010, suo marito Liu Xiaobo fu insignito del premio Nobel per la pace, che non poté mai ritirare perché era in prigione. Per tutta la durata degli arresti domiciliari, Liu Xia ha potuto comunicare via telefono solo con gli amici più stretti e in circostanze limitate.
“Questa è una notizia meravigliosa – ha dichiarato in una nota ufficiale Patrick Poon, ricercatore di Amnesty International sulla Cina –. La persecuzione e la detenzione illegale di Liu Xia è giunta alla fine, quasi un anno dopo la prematura morte del marito. In tutti i modi le autorità di Pechino hanno cercato di ridurla al silenzio ma lei, nonostante gli otto anni di arresti domiciliari illegali e le cattive condizioni di salute, non si è mai arresa“.
Un successo a cui hanno contribuito i nostri attivisti impegnati, in tutto il mondo, a chiedere per lei libertà e giustizia.
“Ora deve cessare la persecuzione nei confronti dei familiari di Liu Xia rimasti in Cina. Non vorremmo che ora le autorità cinesi esercitassero pressioni su di loro per impedirle di parlare dall’estero“, ha aggiunto Poon.