Missione in Senegal

30 Gennaio 2020

Tempo di lettura stimato: 2'

di Tina Marinari, ufficio Campagne

Quando siamo sbarcate dall’aereo, eravamo stordite dal ritardo, dal caldo e dall’immagine di una luna bellissima che ci ha accolto a mezzanotte nella capitale senegalese.

Ci aspettavano poche ore di riposo in hotel e poi subito in missione nei villaggi remoti delle foreste senegalesi, per parlare di diritti umani.

L’angelo che abbiamo incontrato si chiama Aminata Dieye, responsabile dei programmi di educazione e formazione di Amnesty International Senegal.

Aminata è una donna incredibile che lavora in difesa dei diritti umani da 20 anni in vari paesi dell’Africa. Dal 2017 gestisce un programma sui matrimoni precoci e forzati e contro le mutilazioni dei genitali femminili che la porta a girare instancabilmente per tutto il paese alla ricerca di partner locali con cui sviluppare corsi di formazione, dialoghi con le comunità, percorsi intergenerazionali sui diritti umani, costruzione di “comitati di allerta”, che possano monitorare cosa succede alle ragazze e alle bambine nei villaggi tra un incontro e l’altro con gli attivisti di Amnesty.

Abbiamo accompagnato Aminata in una delle sue missioni di monitoraggio periodico del programma e abbiamo potuto prendere parte in modo attivo agli incontri, condotti in modo partecipativo e flessibile.

Durante gli spostamenti in auto Aminata ci ha raccontato i dettagli sul programma e la situazione dei diritti delle donne in Senegal.

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