Omicidio Khashoggi: dopo il rapporto dell’Onu, necessaria indagine internazionale

19 Giugno 2019

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Sono state diffuse oggi le conclusioni del rapporto della relatrice speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, Agnes Callamard, sull’omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi.

Secondo tali conclusioni, si è trattato di una “uccisione extragiudiziale della quale, secondo il diritto internazionale dei diritti umani, è responsabile lo stato dell’Arabia Saudita” e “vi sono prove credibili che rendono necessarie ulteriori indagini sulle responsabilità individuali di funzionari sauditi di alto livello, tra cui il principe della corona“.

Ci rivolgiamo al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres affinché dia immediatamente seguito alla raccomandazione della relatrice speciale di lanciare un’indagine penale internazionale“, ha dichiarato Lynn Maalouf, direttrice delle ricerche sul Medio Oriente di Amnesty Internatonal.

Il rapporto delle Nazioni unite conferma che le azioni intraprese dall’Arabia Saudita per accertare le responsabilità di quanto accaduto non solo sono state inadeguate ma hanno anche violato gli standard sui diritti umani, dal punto di vista sostanziale e procedurale“, ha aggiunto Maalouf.

Coloro che saranno individuati come responsabili di quell’atto spregevole devono essere portati di fronte alla giustizia, a prescindere dal loro ruolo. Il segretario generale deve dare un forte segnale che, di fronte all’omicidio mirato di dissidenti, giornalisti, attivisti e difensori dei diritti umani in ogni parte del mondo, saranno intraprese azioni robuste“, ha  proseguito Maalouf.

Le conclusioni del rapporto confermano che le vite dei dissidenti e delle voci critiche che vivono all’estero sono in pericolo. La comunità internazionale deve continuare a premere sulle autorità saudite affinché pongano fine all’incessante repressione nei confronti di ogni forma di libera espressione, che si manifesta attraverso arresti arbitrari, torture, processi grossolanamente iniqui ed esecuzioni capitali nei confronti di un’ampia gamma di esponenti della società civile saudita“, ha concluso Maalouf.