ragazza di Maidan
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Venti persone del consiglio di un villaggio nei pressi della città di Multan, nel Pakistan centrale, sono state arrestate per aver ordinato lo stupro di una ragazza come atto di vendetta per uno stupro di cui era stato accusato il fratello.
Si è trattato dell’ultimo di una serie di orribili casi in cui la “giustizia parallela” dei villaggi si sostituisce a quella dello stato comminando sanzioni terribili, soprattutto nei confronti di donne e ragazze.
Da anni, Amnesty International accusa le autorità pachistane di essere incapaci di proteggere le donne e le ragazze dalla “giustizia parallela” dei villaggi. Insieme al Comitato che verifica l’attuazione della Convenzione per l’eliminazione della discriminazione contro le donne, chiede di eliminare i sistemi di “giustizia parallela” a cominciare dai consigli di villaggio.