Russia, oltre 1330 arresti nelle proteste contro la detenzione di Navalny

23 Gennaio 2021

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Arresti di massa in varie città della Russia hanno caratterizzato la giornata di protesta del 23 gennaio contro la detenzione dell’oppositore e attivista anticorruzione Aleksei Navalny. Alle 17, ora di Mosca, l’osservatorio sui diritti umani Ovd-Info aveva rilevato oltre 1300 arresti ma il numero è cresciuto ulteriormente nelle ore successive arrivando, secondo fonti giornalistiche, a circa 2000.

Le autorità russe hanno scatenato una rappresaglia senza pietà contro persone che manifestavano pacificamente. La polizia è venuta meno al dovere di rispettare il diritto di protesta pacifica e ha picchiato in modo indiscriminato e arrestato arbitrariamente tantissime persone, tra cui molti giovani”, ha dichiarato Natalia Zviagina, direttrice di Amnesty International Russia.

Gli osservatori di Amnesty International hanno assistito alla violenta reazione della polizia durante le proteste di Mosca. Gli agenti hanno risposto duramente e senza giustificazioni, scaraventando persone per le scale e picchiandone altre coi manganelli.

Un agente ha manganellato un uomo alla testa che si era limitato a chiedere “Ma cosa sta facendo?”

Amnesty International ha chiesto il rilascio immediato e incondizionato dei manifestanti pacifici arrestati il 23 gennaio e degli attivisti della società civile, diversi dei quali appartenenti alla Fondazione anticorruzione di Navalny, arrestati “preventivamente” due giorni prima.