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“Le immagini diffuse dal quotidiano ‘Domani’ su ciò che avvenne il 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e che il giudice per le indagini preliminari ha definito ‘una orribile mattanza’ lasciano senza fiato”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
“Come 19 anni prima a Bolzaneto, funzionari dello stato hanno infierito su persone in loro custodia immaginando che le loro azioni non sarebbero diventate pubbliche o comunque confidando nell’impunità. Ma a differenza del 2001, ora la parola ‘tortura’ nel codice penale esiste. Chiediamo che la legge approvata dal parlamento italiano nel 2017 sia applicata”, ha aggiunto Noury.
“Portare solidarietà, come annunciato da leader politici, a funzionari dello stato accusati di aver praticato torture e inequivocabilmente ripresi nell’atto di compierle non solo è irresponsabile ma procura un danno a tutti gli operatori delle forze di polizia che quotidianamente svolgono il loro lavoro, in condizioni spesso difficili e nel rispetto dei diritti umani”, ha proseguito Noury.
“Per una drammatica coincidenza, le immagini di Santa Maria Capua Vetere sono state diffuse mentre erano già in rete le riprese di un brutale intervento dei carabinieri a Milano, all’alba del 27 giugno. Sebbene le ricostruzioni di quanto accaduto nei minuti precedenti siano parziali e contraddittorie, le manganellate che si vedono sono comportamenti inaccettabili”, ha concluso Noury.