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Il 7 settembre Russia e Ucraina hanno finalizzato lo scambio di 66 prigionieri detenuti nelle prigioni dei due paesi.
Tra questi c’è anche il regista ucraino Oleg Sentsov, condannato nel 2015 a 20 anni di carcere per “terrorismo” al termine di un processo irregolare, solo per aver espresso opposizione all’occupazione russa della Crimea.
Dal momento dell’arresto, Sentsov ha passato in carcere oltre sei anni.
Amnesty International ha espresso felicità per il rilascio di Sentsov ma ha ricordato che egli è tornato in libertà solo perché è stato incluso come pedina di scambio in un accordo politico, mentre non avrebbe dovuto trascorrere neanche un minuto dietro le sbarre.