Snowden: ‘Spiata anche Amnesty International’

8 Aprile 2014

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In una videoconferenza con l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, tenutasi l’8 aprile 2014, l’ex collaboratore dell’intelligence Usa Edward Snowden ha denunciato che organizzazioni e singole persone che si occupano di diritti umani – compresa Amnesty International e suo personale – sono state vittime della sorveglianza di massa organizzata dalle agenzie di spionaggio degli Stati Uniti e del Regno Unito.

Quando gli è stato chiesto se l’Agenzia per la sicurezza nazionale (Nsa) o la sua controparte britannica, il Quartier generale delle comunicazioni (Gchq), avessero spiato organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch, Snowden – attualmente in esilio a Mosca – ha risposto: ‘Senza dubbio, assolutamente sì. L’Nsa ha spiato le comunicazioni di dirigenti e membri dello staff di diverse organizzazioni per i diritti civili e per i diritti umani come quelle menzionate‘.

Se queste denunce saranno provate, confermeranno i timori che avevamo da tempo: agenzie statali d’intelligence come l’Nsa e il Gchq hanno sottoposto a sorveglianza di massa le organizzazioni per i diritti umani‘ – ha dichiarato Michael Bochenek, di Amnesty International. ‘È ben possibile che le nostre comunicazioni con fonti confidenziali siano state intercettate. Condividere informazioni del genere con altri governi potrebbe mettere in pericolo i difensori dei diritti umani del mondo intero. Quando abbiamo sollevato questi timori di fronte alla Corte suprema degli Usa, li hanno liquidati come ‘congetture’. Le ultime rivelazioni di Snowden mostrano invece che queste preoccupazioni non erano affetto teoriche bensì una possibilità assai concreta’ – ha aggiunto Bochenek.

‘Ora è necessaria una franca e completa ammissione sulla dimensione di questi programmi di massa. Occorrono garanzie inaggirabili per evitare ulteriori forme di sorveglianza indiscriminata in futuro‘ – ha concluso Bochenek.