Summit Ue-Russia: occorre sollevare il tema delle violazioni dei diritti umani

28 Maggio 2010

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Summit con la Russia: oserà l’Unione europea sollevare il tema delle violazioni dei diritti umani?

CS050: 28/05/2010

In una lettera inviata oggi a Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio dell’Unione europea (Ue), e alla presidenza di turno spagnola, Amnesty International ha chiesto che il tema delle violazioni dei diritti umani sia al centro del summit Ue-Russia in programma lunedì 31 maggio a Rostov sul Don. La lettera fa riferimento in particolare alle estese violazioni dei diritti umani nel Caucaso del Nord e al deterioramento della libertà d’espressione, soprattutto dei difensori dei diritti umani.
 
Secondo Amnesty International, l’Ue dovrebbe rafforzare il legame tra questi incontri con la Russia e le Consultazioni Ue-Russia sui diritti umani, gestite attualmente come due processi distinti. Di conseguenza, le questioni relative ai diritti umani non vengono approfondite in modo adeguato in occasione degli incontri tra i leader russi e quelli dell’Ue.
 
Non è accettabile che i diritti umani siano considerati un aspetto secondario. Il rispetto della libertà d’espressione, il legittimo lavoro dei difensori dei diritti umani, il diritto a un processo equo e la protezione dalle minacce di morte non possono essere sottoposti a compromessi e subordinati a qualsiasi altro aspetto politico‘ – ha dichiarato Nicolas Beger, direttore dell’Ufficio di Amnesty International presso l’Ue.
 
Un altro tema di grande preoccupazione che i leader dell’Ue dovrebbero affrontare è l’estesa dimensione delle violazioni dei diritti umani nel Caucaso del Nord. Le frequenti operazioni antiterrorismo in Cecenia, Daghestan e Inguscezia danno luogo ad arresti arbitrari, maltrattamenti e uccisioni illegali. I rappresentanti delle Organizzazioni non governative e i giornalisti che operano in questa regione vanno incontro a minacce e intimidazioni.
 
Le violazioni in corso nel Caucaso del Nord sono la prova che la situazione dei diritti umani in Russia deve essere oggetto di monitoraggio internazionale e che l’Ue deve sollevare la questione in modo coerente in ogni occasione utile. Vi sono segnali che la situazione per i difensori dei diritti umani e gli attivisti della società stia peggiorando, anziché migliorare‘ – ha concluso Beger.

FINE DEL COMUNICATO                                                                              Roma, 28 maggio 2010

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Rapporto Annuale 2010 – Russia