Turchia, la tragedia della miniera di Soma avrebbe dovuto essere evitata

14 Maggio 2014

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Amnesty International ha chiesto al governo turco di indagare con urgenza sulla catastrofica esplosione avvenuta il 13 maggio nella miniera di carbone di Soma e sulle denunce relative ai pericoli cui sono esposti i lavoratori delle miniere.

Questa tragedia avrebbe dovuto essere evitata. La lunga storia di morti in miniera in Turchia solleva dubbi atroci sulla sicurezza dei lavoratori. Il fatto che il governo abbia recentemente respinto richieste dei parlamentari d’indagare su altri incidenti sul lavoro nelle miniere è scioccante. Qui si gioca con la vita delle persone‘ – ha dichiarato Andrew Gardner, ricercatore di Amnesty International sulla Turchia.

I morti finora accertati nella miniera di Soma sono oltre 280 e i feriti 80: numeri destinati ad aumentare, poiché al momento dell’esplosione si trovavano all’interno 800 lavoratori. La miniera è di proprietà della Soma Komur İşletmeleri A.Ş, controllata da Soma Holding, la più grande azienda estrattrice di carbone della Turchia. Tra i precedenti disastri nelle miniere turche vi è l’esplosione, nel 1992, alla miniera di carbone di Zonguldak, in cui morirono 263 minatori.

L’anno scorso un parlamentare del Partito repubblicano del popolo, all’opposizione, presentò una mozione per indagare su incidenti sul lavoro alla miniera di Soma. La richiesta fu sostenuta da tutti e tre i partiti d’opposizione. Due settimane dopo, la maggioranza parlamentare del Partito della giustizia e dello sviluppo votò contro e la mozione venne respinta.

Le autorità turche devono aprire un’inchiesta immediata sulle cause dell’esplosione alla miniera di Soma e mettere a disposizione dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime tutte le forme di rimedio possibile. Soma Holding dovrà fornire piena collaborazione all’inchiesta, i cui risultati dovranno essere resi pubblici‘ – ha concluso Gardner.