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Amnesty International ha chiesto il rilascio dell’ex primo ministro dell’Ucraina, Yuliya Tymoshenko, condannata oggi a sette anni di carcere e a tre anni d’interdizione dai pubblici uffici per il reato di ‘abuso di potere’, consistente nell’aver sottoscritto un contratto multimilionario con la compagnia russa Gazprom.
‘Il procedimento nei confronti di Tymoshenko è stato motivato politicamente. Gli addebiti nei suoi confronti, non riconosciuti come reati a livello internazionale, sono un tentativo di criminalizzare decisioni prese nel corso del suo mandato’ – ha dichiarato John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l’Europa e l’Asia centrale. ‘Decisioni sbagliate dal punto di vista politico, se ritenute tali, dovrebbero essere punite dagli elettori, non dai giudici. La condanna nei confronti di Tymoshenko è illegittima e chiediamo il suo rilascio immediato’.
‘Questo processo mette in evidenza i problemi di fondo esistenti nel sistema giudiziario ucraino, così come la sua conduzione solleva dubbi sull’indipendenza del potere giudiziario. Yuliya Tymoshenko dev’essere rilasciata e tutte le accuse nei suoi confronti devono essere ritirate’ – ha proseguito Dalhuisen.
Nei confronti di Tymoshenko sono in corso altri due procedimenti per abuso di ufficio.
FINE DEL COMUNICATO Roma, 11 ottobre 2011
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