Usa: l’Illinois a un passo dalla fine delle esecuzioni

13 Gennaio 2011

Tempo di lettura stimato: 3'

Amnesty International ha sollecitato il governatore dell’Illinois, Pat Quinn, a mettere fine alle esecuzioni, ponendo la propria firma in calce alla legge abolizionista appena approvata dai due organi legislativi dello stato. Il gesto del governatore Quinn sarebbe di esempio agli altri stati mantenitori degli Usa e confermerebbe che la pena di morte non ha posto in un moderno sistema di giustizia penale.

La legge, approvata l’11 gennaio dal senato con 32 voti a favore e 25 contrari dopo il passaggio alla camera dei rappresentanti, farebbe dell’Illinois il sedicesimo stato abolizionista degli Usa: un segnale ulteriore, secondo Amnesty International, del graduale abbandono di questa pena crudele, inumana e degradante.

Amnesty International ha apprezzato il fatto che il senato e la camera dei rappresentanti dell’Illinois abbiano riconosciuto che la pena di morte comporta alti rischi ed eccessivi costi economici in cambio di nessun beneficio tangibile.

Da quando, nel 1977, sono riprese le esecuzioni negli Usa, l’Illinois ha ucciso 12 condannati a morte e ne ha contemporaneamente rilasciati 20. L’ultima esecuzione è avvenuta nel 1999.

Nel 2000 l’allora governatore George Ryan dichiarò una moratoria sulle esecuzioni, sostenendo che il sistema giudiziario riguardante la pena di morte presentava carenze rilevanti. Nel 2003, ha graziato quattro condannati a morte innocenti e ha commutato la pena capitale ad altri 167 prigionieri.

La legge all’esame del governatore prevede che i fondi destinati alla pena capitale vengano investiti nell’assistenza alle famiglie delle vittime del crimine e nell’addestramento delle forze dell’ordine.

Se il governatore Quinn firmerà la legge, l’Illinois diventerà il terzo stato abolizionista degli ultimi quattro anni, dopo il New Jersey e il New Mexico, che hanno posto fine alle esecuzioni, rispettivamente, nel 2007 e nel 2009.

Gli altri 13 stati abolizionisti degli Usa sono: Alaska, Hawaii, Iowa, Maine, Massachusetts, Michigan, Minnesota, New York, North Dakota, Rhode Island, Vermont, West Virginia e Wisconsin, cui va aggiunto il Distretto federale di Columbia. Altri 35 stati mantengono invece la pena capitale, prevista anche nelle leggi federali civili e militari.

Amnesty International chiede al governo di Washington e alle autorità degli altri 34 stati che, oltre all’Illinois, ancora mantengono la pena capitale, di intraprendere il cammino abolizionista iniziando con l’impedire ogni ulteriore esecuzione, come richiesto dalle risoluzioni approvate dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2007, 2008 e 2010 in favore di una moratoria sulle esecuzioni.

Nel 2011, negli Usa vi sono state già due esecuzioni, che hanno portato a 1236 il numero dei prigionieri messi a morte dal 1977.