Yemen, bombardato ospedale di Msf: possibile crimine di guerra

27 Ottobre 2015

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Amnesty International ha sollecitato un’indagine urgente, indipendente e approfondita sul bombardamento di un ospedale di Medici senza frontiere nel nord dello Yemen, nella tarda serata del 26 ottobre: un attacco, compiuto dalla coalizione a guida saudita, apparso deliberato e dunque definibile crimine di guerra. Al momento dell’attacco, nell’ospedale situato ad Haydan si trovavano oltre 20 persone, tra cui tre pazienti. Sette operatori di Msf sono rimasti feriti ma non hanno potuto essere trasferiti per ricevere cure mediche se non alle 7 della mattina successiva, per il timore di ulteriori attacchi.

Il direttore dell’ospedale, Ali al-Mughli, ha confermato che la coalizione a guida saudita aveva ricevuto le coordinate di quella e di ogni altra struttura di Msf nello Yemen. L’ospedale, come ovvio, accoglie anche combattenti feriti ma al momento dell’attacco non era in corso alcuna attività militare nella zona. L’ospedale è del tutto distrutto a eccezione del magazzino. Quello di Haydan non è stato l’unico ospedale colpito dalla coalizione a guida saudita intervenuta nel conflitto dello Yemen a marzo. Il 4 settembre, il bombardamento dell’ospedale di al-Sh’ara, nel governatorato di Sa’da, aveva provocato sei morti e altrettanti feriti. Amnesty International continua a sollecitare le parti in conflitto a rispettare e proteggere le strutture mediche e il loro personale e a prendere tutte le precauzioni per proteggere i civili intrappolati nel conflitto.