Brasile, passi avanti nelle indagini sull’omicidio di Marielle Franco. Ma non bastano

4 Ottobre 2019

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Un’operazione congiunta della Polizia civile e della procura di Rio de Janeiro ha portato all’arresto di quattro persone e all’incriminazione formale dell’ex agente della polizia militare Ronnie Lessa, già in carcere in quanto sospettato di aver assassinato la difensora dei diritti umani Marielle Franco e il suo autista Anderson Silva il 14 marzo 2018.

Sta emergendo una sconvolgente connessione tra persone coinvolte nell’omicidio di Marielle Franco, una difensora dei diritti umani che agiva per il bene comune, in favore dei cittadini di Rio de Janeiro. Continueremo a seguire gli sviluppi delle indagini, sempre più preoccupati per il crescente ritardo nell’identificare chi ordinò il duplice assassinio. Ci auguriamo che tutte le persone coinvolte siano identificate e portate di fronte alla giustizia“, ha dichiarato Jurema Werneck direttrice generale di Amnesty International Brasile.

Siamo convinti che le indagini siano arrivate a una fase decisiva per la verità. Il nostro impegno è di proseguire a porre la stessa domanda che pongono la famiglia di Marielle, la società brasiliana e il mondo intero: chi ha ordinato l’assassinio di Marielle, e perché?“, ha aggiunto Werneck.

Chiediamo giustizia per l’uccisione di una difensora dei diritti umani sempre dalla parte dei più indifesi, assassinata durante il suo mandato di consigliera comunale per il quale era stata democraticamente eletta. Il nostro messaggio è chiaro e semplice: fino a quando l’omicidio di Marielle non sarà risolto, tutte le persone che in Brasile difendono i diritti umani saranno in pericolo“, ha concluso Werneck.