“Com’eri vestita?”: la mostra che racconta le storie di violenza

25 Novembre 2020

Tempo di lettura stimato: 2'

“Non è l’abito che si indossa che causa una violenza sessuale, ma è una persona a causare il danno. Essere in grado di mostrare premura alle vittime e suscitare maggiore consapevolezza nel pubblico e nella comunità è la vera motivazione del progetto”. (Jen Brockman)
Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2020. La mostra “Com’eri vestita?” avrebbe dovuto girare l’Italia grazie all’impegno dei gruppi locali di Amnesty International nell’ambito della campagna #iolochiedo, ma le disposizioni seguite all’emergenza sanitaria hanno reso necessario rimandare le iniziative.
In questo video realizzato dal regista Michele Ciardulli in collaborazione con l’associazione LibereSinergie presentiamo la versione virtuale della mostra.

 

È il poema “What I was wearing” di Mary Simmerling ad aver ispirato la mostra “Com’eri vestita?” in cui si raccontano storie di violenza sessuale attraverso i vestiti che le donne indossavano quando hanno subito la violenza.
“Com’eri vestita? Mi hanno fatto questa domanda un sacco di volte. Mi hanno costretto a ricordare un sacco di volte”.

In attesa di poter visitare la mostra appena sarà possibile, quello che si può fare subito è aderire alla nostra campagna firmando l’appello per una legislazione in materia di stupro basata sul criterio del consenso.

Vai alla campagna