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“Le persone in fuga dalla Siria sono in bilico tra la vita e la morte e il governo della Giordania non può semplicemente abbandonarli al loro destino“. Lo ha dichiarato in una nota ufficiale Mouna Elkekhia, consulente di Amnesty International sui diritti dei migranti e dei rifugiati a seguito dell’annuncio del governo della Giordania che non accetterà ulteriori rifugiati dalla Siria.
“La Giordania – ha aggiunto Elkekhia – ha il dovere di proteggere i rifugiati siriani in fuga dal conflitto e dalla persecuzione, permettendo loro di entrare nel paese. Chiudere i confini a chi necessita di protezione costituisce una violazione degli obblighi internazionali della Giordania“.
La decisione è giunta mentre il governo di Damasco ha aumentato l’intensità degli attacchi aerei e con l’artiglieria nella provincia di Daraa, prossima al confine giordano, costringendo migliaia di persone alla fuga.
Il 25 giugno, secondo quanto riportato dal Jordan Times, la portavoce del governo giordano Jumana Ghunaimat ha affermato che la Giordania già ospita un gran numero di rifugiati siriani e che “non [è] in grado di accoglierne altri“.
“Nel 2016 la Giordania aveva ufficialmente chiuso i suoi confini lasciando le persone in fuga dalla Siria in una situazione disperata. Decine di migliaia di persone sono tuttora abbandonate a sé stesse nei pressi della frontiera in condizioni drammatiche, dato che le autorità giordane hanno di fatto bloccato l’accesso degli aiuti, delle cure mediche e di un’assistenza umanitaria degna di questo nome. Il governo giordano – ha concluso Elkekhia – deve aprire i suoi confini alle persone in fuga dalla Siria e la comunità internazionale deve fornire adeguato sostegno alla Giordania e agli altri paesi della regione che stanno ospitando ampi numeri di rifugiati siriani“.