Hong Kong: sollecitata indagine sul ferimento di un manifestante

1 Ottobre 2019

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Nel corso delle manifestazioni di protesta del 1 ottobre a Hong Kong , che si tengono in concomitanza del 70esimo anniversario della nascita della Repubblica popolare cinese, un manifestante è stato ferito ad opera di un agente di polizia.

Il ferimento grave di un manifestante rappresenta un allarmante sviluppo nella risposta alle proteste da parte della polizia di Hong Kong – ha dichiarato in una nota ufficiale Man-Kei Tam, direttore di Amnesty International Hong Kong –. Le autorità devono avviare un’indagine immediata“.

Il nostro staff ha esaminato le immagini del momento in cui un agente di polizia ha aperto il fuoco contro il manifestante, in piazza Hau Tei, nella zona di Tsuen Wan.

In una breve dichiarazione video le forze di polizia hanno difeso il collega sostenendo che ha avuto la sensazione che la sua vita e quella dei suoi colleghi fossero in pericolo.

La polizia dovrebbe ricorrere alla forza letale solo di fronte a un’imminente minaccia di morte o di ferimento grave e unicamente come estrema risorsa. Sollecitiamo le autorità di Hong Kong a riesaminare con urgenza le modalità di approccio alle proteste, con l’obiettivo di calmare la situazione e impedire che ulteriori vite siano messe a rischio“, ha aggiunto Tam.

Negli ultimi mesi di proteste, abbiamo ripetutamente chiesto indagini indipendenti ed efficaci sull’uso della forza da parte della polizia di Hong Kong così come sulle denunce di maltrattamenti e torture in custodia. Crediamo che proprio l’assenza di provvedimenti contribuisca all’attuale escalation di violenza.