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Il Summit globale sul Covid-19, svoltosi il 22 settembre nell’ambito dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, si è concluso con l’annuncio del presidente degli Usa Biden e della presidente dell’Unione europea Von der Leyen di donare altri 900 milioni di dosi di vaccini agli stati a basso e a medio-basso reddito entro settembre 2022.
“L’accesso equo ai vaccini è l’unico modo con cui il mondo può uscire da questa crisi. Apprezziamo l’impegno assunto da Usa e Unione europea per combattere la pandemia. Garantire che chiunque, ricco o povero che sia, possa essere vaccinato è un obiettivo essenziale per essere tutti al sicuro. Ma siamo lontanissimi dall’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di vaccinare il 40 per cento della popolazione degli stati a basso reddito entro la fine del 2021”, ha dichiarato Agnés Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
“Perché gli Usa e l’Unione europea si sono impegnati a fornire un miliardo e 600.000 dosi di vaccini solo nel 2022? Occorrerebbe consegnarne la maggior parte nei prossimi pochi mesi, anche perché si stima che alla fine dell’anno vi saranno circa 900 milioni di dosi in eccesso”, ha aggiunto Callamard.
“Chiediamo ad altri stati come Regno Unito, Canada e Giappone di contribuire di più, se davvero si vuole raggiungere gli obiettivi fissati dall’Oms per il 2021. È fondamentale che gli stati e le aziende farmaceutiche collaborino per fornire due miliardi di dosi agli stati a basso reddito entro la fine del 2021”, ha concluso Callamard.