“Pericoloso ed egoista” l’accordo europeo in tema di immigrazione

2 Luglio 2018

Photo by David Ramos/Getty Images

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Iverna McGowan, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le Istituzioni europee ha definito “pericolose ed egoiste” le nuove proposte in tema di immigrazione raccolte nelle Conclusioni del Consiglio europeo che si è svolto il 28 e 29 giugno.

Dopo giornate di battibecchi – ha commentato McGowan in una nota ufficiale –, i leader dell’Unione europea hanno sottoscritto una serie di politiche che rischiano di esporre uomini, donne e bambini a gravi violazioni dei loro diritti“.

L’accordo politico raggiunto contiene nuove proposte in tema d’immigrazione tra cui “centri controllati” per richiedenti asilo e migranti all’interno degli stati dell’Unione europea e “piattaforme regionali di sbarco” oltre la frontiera europea per le persone soccorse in mare.

Il progetto di porre le persone che raggiungono le coste europee in centri ‘controllati’ è allarmante. Questo fragile eufemismo non riesce a nascondere il fatto che i leader dell’Unione europea si stanno orientando verso la detenzione di chi arriva in Europa in cerca di salvezza: un tradimento dei principi fondatori dell’Unione europea di solidarietà e rispetto per i diritti umani“.

Il Consiglio europeo non ha poi assunto alcuna misura decisiva rispetto alle gravissime violazioni dei diritti umani che migranti e rifugiati subiscono in Libia, anche grazie al sostegno che l’Unione europea sta dando alle autorità di quel paese. La Guardia costiera libica, sostenuta dall’Unione europea, sta intercettando un numero sempre maggiore di persone in mare riportandole in centri di detenzione dove sono destinate a subire torture, sfruttamento e stupri.

Il numero delle persone arbitrariamente detenute in quei centri è recentemente salito a 9.000.

Di fronte alla volontà di Italia e Malta di chiudere i porti alle navi di soccorso delle Ong – lasciando in questo modo migranti e rifugiati in mare per giorni -, Amnesty International giudica più urgenti che mai un serio piano riguardante gli sbarchi, la riforma del sistema di Dublino e percorsi sicuri e legali che forniscano alternative alle persone che s’imbarcano in viaggi pericolosi.