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Nguyen Anh Tuan, condannato alla pena capitale per omicidio nel 2010, è stato messo a morte con un’iniezione di veleno il 6 agosto 2013 dopo oltre 18 mesi di assenza di esecuzioni, dovuta all’entrata in vigore di norme dell’Unione europea che avevano impedito l’esportazione di medicinali utilizzabili per eseguire condanne a morte.
Reagendo all’adozione della normativa dell’Ue, il parlamento vietnamita aveva adottato una legge che autorizzava l’uso di medicinali prodotti altrove, compreso il territorio nazionale. La legge è entrata in vigore il 27 giugno 2013.
Secondo fonti giornalistiche, i prigionieri in attesa di esecuzione in Vietnam sono 586, almeno 116 dei quali hanno esaurito ogni possibilità di ricorrere in appello contro la sentenza.