Tempo di lettura stimato: 4'
Amnesty International e hopefulmonster, editore italiano di Alaa Abd el-Fattah, plaudono l’intervento del Consiglio Comunale di Torino sul caso dell’attivista egiziano in carcere e in sciopero della fame da 81 giorni.
Lunedì 20 giugno, il Consiglio Comunale di Torino ha chiesto la liberazione di Alaa Abd el-Fattah, ingegnere e blogger incarcerato in Egitto – e in sciopero della fame – per presunte violazioni della sicurezza nazionale tramite diffusione di false notizie. Alaa era stato uno dei principali esponenti della rivolta del 2011 contro il presidente Hosni Mubarak, la Rivoluzione di piazza Tahrir. La mozione, che ha come primo firmatario il consigliere Silvio Viale, chiede inoltre la scarcerazione di Mohamed el-Baqer (l’avvocato di Alaa, a sua volta imprigionato) e del blogger Mohamed Oxygen Ibrahim, arbitrariamente inclusi alla fine del 2020 in una “lista di terroristi”.
Il documento approvato in aula con 22 consiglieri a favore chiede l’esposizione a Palazzo Civico di uno striscione di solidarietà con Alaa e i detenuti politici in Egitto. Al presidente egiziano Al-Sisi viene inoltre richiesto di liberare Alaa Abd el-Fattah, Mohamed el-Baqer e Mohamed “Oxygen” Ibrahim, detenuti per aver esercitato pacificamente i loro diritti nonché di espellere Alaa verso la Gran Bretagna, della quale possiede la cittadinanza.
Il Consiglio Comunale di Torino chiede, infine, al Governo italiano, già impegnato nelle vicende di Giulio Regeni e di Patrick Zaki, oggi alla sesta udienza del suo processo, di agire verso Il Cairo per ottenere la liberazione dei tre prigionieri di coscienza.
“Accogliamo con favore la presa di posizione del Consiglio Comunale di Torino, tra le poche istituzioni ad alzare la voce contro la dittatura disumana di Al-Sisi. Noi continueremo ad andare avanti, per Alaa, Mohamed, Oxygen, Patrick e tutte le persone private da questo regime dei loro diritti” commenta Emanuele Russo presidente di Amnesty International Italia.
Soddisfatta anche Beatrice Merz, presidente di hopefulmonster l’editore italiano che ha pubblicato in anteprima mondiale gli scritti del blogger e attivista Alaa Abd el-Fattah, Non siete stati ancora sconfitti: “credo che Torino, a due giorni dallo svolgimento di un pride di grande successo ed enormemente partecipato, confermi la sua fama di capitale italiana dei diritti. Ringrazio particolarmente per il coraggio e per il grande supporto la presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo e il consigliere Silvio Viale”.
“I diritti di Alaa sono i nostri diritti. Non c’è nessuna distanza tra un prigioniero di coscienza egiziano e i cittadini italiani. Siamo parte di un’Unione, l’Europa, che rimarrà solida solo se continuerà a difendere democrazia, libertà e diritti. Il futuro di Alaa, il futuro delle decine di migliaia di prigionieri nelle carceri egiziane è il nostro, di futuro” conclude la scrittrice e giornalista Paola Caridi, promotrice, insieme a Riccardo Noury portavoce di Amnesty International Italia, della staffetta internazionale del digiuno di solidarietà in favore di Alaa.